Il club delle lettrici compulsive

La prova finale – Naomi Novik

La prova finale Book Cover La prova finale
Scholomance #2
Naomi Novik
Fantasy
Mondadori
2022
Digitale - Cartaceo
312
Fornito dalla Casa Editrice
Simona Brogli

"Nella saggezza troveremo rifugio": così recita il motto della Scholomance. Qualcuno potrebbe persino sostenere che sia vero – peccato che qui la saggezza sia difficile da trovare, figuriamoci il rifugio… La nostra amata scuola, infatti, da sempre fa del suo meglio per "divorare" noi studenti, ma ora che sono arrivata all'ultimo anno e mi sono guadagnata in qualche modo una manciata di alleati, mi sono accorta che la Scholomance ha sviluppato un desiderio molto particolare… per me. E sebbene finora sia sempre riuscita a contrastare le ondate infinite di nefasti che mi ha scagliato contro tra un estenuante compito a casa e l'altro, non ho idea di come io e i miei compagni riusciremo a sopravvivere alla prova finale, il giorno del diploma. Certo, io potrei accettare il mio destino, abbracciare la stregoneria nera e salpare per acque molto meno pericolose. Sarebbe facile. Ma non ho intenzione di mollare. Non cederò ai nefasti né al destino. E soprattutto non alla Scholomance. Riuscirò a portare me e i miei amici fuori da questo posto orribile una volta per tutte, fosse l'ultima cosa che faccio.

Oggi partecipiamo al blog tour di La prova finale, il secondo libro della serie Scholomance, scritto da Naomi Novik e pubblicato in Italia da Mondadori. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le tappe delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

La prova finale

La serie per ora è così composta:

Allerta spoiler - la prova finale

ATTENZIONE! Questo è il secondo volume di una serie. Se non avete letto il primo libro, potrebbero esserci spoiler. Non ce ne saranno invece per quanto riguarda questo nuovo capitolo.

In origine, questa doveva essere una dilogia. Poi chi lo sa cos’è successo… Forse è piaciuta tanto in lingua originale, forse Novik ha il mutuo da pagare (eh, cara, ti capisco!). Di fatto, la serie, perché ormai di questo si tratta, sarà ben più lunga. Non solo non finisce con l’ultima pagina di La prova finale (il prossimo libro si intitola The Golden Enclave ed è stato pubblicato a fine settembre in inglese), ma il secondo libro si chiude con il più grosso e clamoroso cliffhanger che io abbia mai visto nella mia vita da lettrice. Avete presente quelle cose per cui si tende a urlare cose tipo «Ma come è finitoooooooo?!», seguito in genere da altri versi più o meno comprensibili ma conditi da tanti (proprio tanti) malimorté? Ecco, è successo esattamente questo. Dieci minuti fa. Chiedo scusa ai miei vicini, ma porca miseria! L’idea di dover aspettare almeno un anno per avere in mano il seguito, per sapere… mi uccide!

Quindi questa è una cosa che non mi è piaciuta. Un’altra cosa che non mi ha fatta impazzire è la lentezza esasperante con la quale Naomi Novik ci trascina insieme a El per i corridoi della Scholomance. Ammetto di essermi a tratti annoiata. Questo è l’ultimo anno di El a scuola, l’ansia e la paura per il giorno del diploma sono costanti perché, dei quasi mille studenti sopravvissuti fino all’ultimo anno, sono pochi quelli che riescono a uscire vivi e a tornare alle loro case e alle loro famiglie. Dovrebbe essere una ragione sufficiente per restare con il fiato sospeso per tutta la lettura, no? No. O almeno, ci sono dei momenti guizzanti che però si spengono quando ci si ritrova a essere, per l’ennesima volta, annegati dalla massa di informazioni non strettamente necessarie allo svolgimento della trama.

Mi auguro che tutte le cose che vengono menzionate “perché sì” servano nei prossimi libri… Di certo, Novik ha fatto un grandissimo lavoro di world building, ma presenta un mondo che, alla fine del secondo libro, ho solo potuto intravedere perché di fatto nessuno è ancora uscito dalla scuola né ha avuto modo di approcciarsi con le cerchie al di fuori. Dal primo libro ho capito che molto di quello che accade fuori si riflette giocoforza sugli equilibri all’interno della scuola stessa, basta pensare alla divisione tra i ragazzi delle cerchie e gli indipendenti, alle rivalità tra le varie cerchie e a come queste siano quasi di una casta superiore, per cui i membri possono spadroneggiare liberamente, mentre tutti gli altri sono alla ricerca di alleanze e posti per un dopo (che non è nemmeno sicuro che esista davvero, perché bisogna superare il salone del diploma).

È in un ambiente del genere che ritroviamo El, alle prese con il suo ultimo anno. Con il suo ultimo semestre di studi prima e con gli allenamenti dopo. El, scorbutica, disincantata, per nulla abituata alle dimostrazioni di affetto disinteressate, incomincia un nuovo anno, l’ultimo, alla Scholomance nel peggiore dei modi. Nessuno della sua età segue i suoi corsi e viene relegata in un’aula con ragazzini del primo anno ai quali si ritrova, per forza di cose, a fare da mamma chioccia. Non vorrebbe, eh, che sia ben chiaro, ma viene costantemente attaccata dai nefasti e, con lei, anche gli studenti più giovani e più indifesi. Ben presto, si rende conto che sembra ci sia quasi uno schema in questi attacchi… come se la scuola, che esiste ma non esiste, che è viva ma non è viva, abbia una ben precisa intenzione.

Inoltre, El è ancora traumatizzata dall’incontro con il fauciomaco, un nefasto della peggior specie che ingoia la sua vittima senza ucciderla e digerendola per anni… anni in cui si resta ben coscienti di ciò che sta accadendo. La sensazione di orrore che l’ha avvolta non l’ha ancora abbandonata e sa benissimo che a guardia dei cancelli che deve oltrepassare per sopravvivere ci sono Pazienza e Fermezza, due fauciomachi enormi e terrificanti.

Se ce la faccio a uscire da qui, mi piacerebbe andare a trovare il Dominus della cerchia di Shanghai. È l’unica altra persona ancora in vita ad aver fatto una cosa del genere. Potremmo confrontare le informazioni. Oppure potremmo soltanto guardarci in faccia e cominciare a urlare tutti e due, cosa che mi sembra più appropriata.

Non voglio dirvi altro. Gli argomenti, bene o male, sono gli stessi del primo libro. La critica feroce al sistema scolastico americano resta sempre in primo piano, anche se El, con l’aiuto delle sue amiche e di alcuni personaggi insospettabili, tenta in tutti i modi di cambiare le cose. El mi piace tanto. Nonostante i suoi brutti modi ha avuto la fortuna di trovare amiche sincere, anche se fa ancora fatica a crederci. Tenta di allontanarle, ma Aadhya e Liu non mollano la presa perché, ormai, quella che doveva essere un’alleanza per uscire vive da lì si è trasformata in una vera amicizia. Anche Orion, nonostante sia meno presente, è un punto fermo per El.

È bello vederla combattere contro l’attrazione che prova per il ragazzo della cerchia di New York. Certo, quando cede viene richiamata all’ordine da Tesorina, la topolina allevata da Liu che è diventata il suo famiglio, e l’adorabile animaletto tende a mordere quando El non la considera, quindi non è sempre facile lasciare spazio ai sentimenti.

Succedono tante, tantissime cose in La prova finale, alcune delle quali secondo me sono un po’ buttate lì senza una vera spiegazione, senza che ci sia una risoluzione. Però va anche detto che siamo ben lontani dalla fine della storia, quindi chissà.

Nel complesso mi è piaciuto molto. Adoro El e i suoi modi bruschi, mi piace leggerne i pensieri e trovo che le sue contraddizioni rendano benissimo l’idea di cosa voglia dire essere adolescente. Lo stile, a volte ridondante, dell’autrice forse penalizza un po’ la resa finale, ma resto comunque super curiosa di leggere il prossimo libro. Mondadori, non lasciarmi appesa a lungo, per favore!

Avete letto La prova finale? Vi aspetto per commentarlo!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.
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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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