Il club delle lettrici compulsive

L’eredità dei Maddox – Christina Courtenay

L'eredità dei Maddox Book Cover L'eredità dei Maddox
Christina Courtenay
Romance
Newton Compton
2022
Digitale - Cartaceo
320
Fornito dalla Casa Editrice
Giulio Lupieri

Tra le pieghe del tempo si nasconde un amore incancellabile.

Mia si trova davanti a un dilemma. Ha appena ereditato dalla sua adorata nonna il cottage di famiglia in Svezia e, ancora affranta per il lutto, subisce la pressione del fidanzato Charles che le consiglia insistentemente di vendere quella vecchia casa e comprare un appartamento a Londra, dove vivono. Mia sa bene che i desideri di sua nonna sarebbero stati altri. L’avvio di uno scavo archeologico proprio nel giardino della proprietà le consente di prendere tempo: a quanto pare ci sono preziosissimi manufatti che potrebbero tornare alla luce. E Mia è sollevata di poter rimandare per un po’ quella scelta tanto difficile. Così parte per la Svezia, dove fa la conoscenza dell’affascinante archeologo Haakon Berger, responsabile dei lavori. Mentre lo scavo procede, tra i due sembra nascere un’intesa particolare… Cercando di resistere all’attrazione crescente, Mia e Haakon iniziano a ricostruire la storia di una nobildonna gallese, Ceri, e del misterioso vichingo noto come “Falco Bianco” che la portò via dal suo popolo. Può una storia d’amore antica di secoli condizionare due vite nel presente?

Bentrovatə compulsivə! Oggi parliamo di L’eredità dei Maddox, di Christina Courtenay, pubblicato in Italia da Newton Compton Editori. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

L'eredità dei maddox

Leggendo la sinossi di L’eredità dei Maddox, la mia attenzione è stata irrimediabilmente catturata dalla parola “archeologo” e, ovviamente, non ho capito più niente.

l'eredità dei maddox

L’archeologia è, per me, come il primo amore, quello che non si scorda mai e che, nostro malgrado, non funziona mai.

Non importa se hai sputato sangue sui libri, se hai letteralmente zappato la terra, se hai sudato sotto il sole cocente come se stessi espiando chissà quale peccato, le hai dato tutta la tua gioventù e lei ti rifiuta, ti dice che non siete fatte l’una per l’altra, ti mastica e ti sputa in una realtà in cui i tuoi studi bastano appena per stupire mezz’ora.

Il tempo che impiegano i tuoi interlocutori a capire che “ho studiato archeologia” non vuol dire che fai l’archeologa.

È per questo che mi sono accoccolata sulla mia poltrona e, cercando di spazzare via l’amarezza per i miei fallimenti, mi sono immersa ne L’eredità dei Maddox.

Mia Maddox ha 29 anni ed è una restauratrice di reperti archeologici del British Museum.

Facciamo finta che questa cosa non mi abbia tenuta sveglia per un’intera notte.

Sua nonna purtroppo è appena mancata e lei, per sistemare i suoi affari, si trova a Stoccolma travolta da quell’odiosa burocrazia che rende insopportabili momenti già sufficientemente difficili.
E dove si rifugiano le archeologhe per mettere ordine tra i pensieri? Al museo archeologico, che domande!

Nel visitare l’Historiska Museet, si trova nella famosa sala d’oro a osservare un anello vichingo che è esattamente identico a quello che sua nonna le ha regalato proprio pochi giorni prima di spirare.
La somiglianza tra il suo anello e quello esposto non sfugge a Haakon Berger, archeologo del museo, che lo riconosce come coevo a quello esposto e le chiede conto della provenienza del gioiello.

Intendiamoci, se nella mia famiglia si tramandasse un vero anello vichingo, lo Stato dovrebbe toglierlo dalle dita rigide del mio cadavere per averlo, e anche Mia non è particolarmente propensa a separarsene, infatti fornisce al solerte collega le prove del fatto che quel cimelio appartenga alla sua famiglia da XVII secolo.

Incuriosito dalla vicenda, Haakon chiede di poter ispezionare la proprietà che Mia ha recentemente ereditato e, in men che non si dica, riconosce i resti di un insediamento di IX secolo! Guarda tu la sfortuna sfacciata!

Naturalmente gli scavi prendono il via a tempo di record, e i due si trovano sulle tracce di una storia d’amore che oltrepassa i secoli. Che l’eco di questo sentimento risuoni ancora nel luogo dov’è nato?

Al di là della descrizione ampiamente romanzata delle procedure di scavo (delle quali vi importerà meno di niente, ma che spesso mi ha fatto digrignare i denti), la storia è di quelle che appassionano, con continui salti temporali che ci raccontano come si è svolta la vicenda nel passato e che ci mostrano come questa si riproponga nel presente.

L’atmosfera è delle più romantiche e, se vi piacciono i romanzi con tracce discrete di magia, questo farà senza dubbio al caso vostro!

Attenzione, non di sole smancerie vive il romanzo, quindi, come in ogni racconto che coinvolge l’archeologia, anche ne L’eredità dei Maddox troviamo la nostra buona dose di azione, perché non sia mai detto che uno scavo archeologico non attiri qualche delinquente!

Indiana Jones, quanti danni che hai fatto! (Ma ti amiamo lo stesso)

Non aspettatevi, dunque, uno spaccato di come funzioni un cantiere, ma senza dubbio una storia piacevole per sognare un po’.

In ogni caso, parliamoci chiaro, ci sono i vichinghi!! A chi non piacciono i vichinghi??

https://www.tumblr.com/historyvikings/110935159527/the-gods-are-on-your-side-prepare-for-new-land

Voi cosa ne pensate? avete letto L’eredità dei Maddox? Vi piacciono i vichinghi? Fatecelo sapere nei commenti!!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.

 

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