Il club delle lettrici compulsive

Queste gioie violente – Chloe Gong

Queste gioie violente Book Cover Queste gioie violente
Queste gioie violente #1
Chloe Gong
Fantasy
Mondadori
2022
Digitale - Cartaceo
396
Fornito dalla Casa Editrice
Laura Miccoli

Corre l'anno 1926 e a Shanghai, scintillante come non mai, si respira un'aria di dissolutezza. Una faida sanguinosa tra due gang nemiche tinge di rosso le strade, lasciando la città inerme nella morsa del caos. Al centro di tutto c'è la diciottenne Juliette Cai che, dopo un passato lontano dagli affari di famiglia, ha deciso ora di prenderne in mano le redini e assumere il ruolo che le spetta di diritto nella Gang Scarlatta, un'organizzazione di criminali completamente al di sopra della legge. Ma non sono gli unici a voler imporre il proprio controllo sulla città. A contendere il loro potere, infatti, ci sono i Fiori Bianchi, nemici da generazioni. E dietro ogni loro mossa, c'è il loro rampollo, Roma Montagov, il primo amore di Juliette… ma anche il primo ad averla tradita. Quando gli affiliati di entrambe le gang iniziano a mostrare segni di instabilità, che culminano in suicidi cruenti, si diffondono strane voci. Si parla di contagio, di follia, di mostri nascosti nell'ombra. A mano a mano che le morti si accumulano, Juliette e Roma sono costretti a mettere da parte le armi – e il rancore che provano l'una per l'altro – e a iniziare a collaborare. Se non riusciranno a fermare il caos che sta sconvolgendo la loro gente e Shanghai, non resterà più nulla su cui esercitare il loro dominio. In questa originalissima rivisitazione del classico di Shakespeare, Chloe Gong conduce i lettori in un viaggio avventuroso e commovente durante il quale violenza e passione si mescolano nei destini dei giovani protagonisti.

Oggi partecipiamo al review party di Queste gioie violente, un libro di Chloe Gong pubblicato in Italia da Mondadori. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

Queste gioie violente

Come ben sapete ormai, quando scelgo un libro mi lascio spesso sedurre dalla copertina o da un titolo accattivante. Non leggo sempre la trama, anzi quasi mai, e ovviamente anche questa volta non l’ho letta. Ma alla fine della lettura, mi piace comunque informarmi sul dietro le quinte, soprattutto quando il romanzo mi piace molto. 

Per questo, dopo aver terminato il romanzo, sono andata a curiosare in rete. Ho scoperto prima di tutto che è stato etichettato come fantasy storico, anche se di storico ha ben poco, se non il fatto che sia ambientato nel 1926.

Ho scoperto, inoltre, ma forse lo sapete già tutti, che si tratta di un retelling dell’opera di Shakespeare forse più conosciuta al mondo, Romeo e Giulietta.

Infatti, protagonisti sono due giovani, Roma Montagov e Juliette Cai, rampolli di due spietate casate, che ovviamente si contrappongono nella detenzione del comando della città.

Ho dimenticato di dirvi che la vicenda si snoda a Shanghai, e la città è divisa tra due fazioni, quella dei fiori bianchi, capeggiati dai Montagov, di origine russa, e la gang scarlatta capeggiata dai Cai. Come vedete, i protagonisti fanno parte delle due casate rivali e come tali sono in opposizione l’uno all’altra. Ma quattro anni prima della vicenda, i due, guarda un po’, si sono innamorati, ma alla scoperta della tresca Juliette viene spedita a New York e Roma viene costretto a compiere un attentato contro la famiglia Cai.

Le analogie con l’opera di Shakespeare si fermano qui, se non per il titolo che riprende un brano tratto dall’atto II scena VI di Romeo e Giulietta:

Le gioie violente hanno violenta fine, e muoiono nel loro trionfo, come il fuoco e la polvere da sparo, che si consumano al primo bacio. Il più squisito miele diviene stucchevole per la sua stessa dolcezza, e basta assaggiarlo per levarsene la voglia.

da cui i titoli dei due libri della dilogia: Queste gioie violente e Questa violenta fine (che non vedo l’ora di leggere).

La storia è abbastanza articolata, come dicevo la vicenda si svolge a Shanghai nel 1926. La città è divisa  tra le due gang che si contendono i locali, le forze armate corrotte, e soprattutto lo spaccio di oppio e di droga in generale. 

In questo contesto di degrado, inizia un’epidemia di “follia”. Le persone vengono contagiate da un qualcosa di misterioso e, a causa di questo contagio, impazziscono e si uccidono in maniera cruenta e brutale. 

Roma e Juliette decidono, nonostante i dissidi e l’ostilità che provano l’uno verso l’altro, di iniziare a indagare per capire chi e cosa provochi questa malattia. E indagando insieme scoprono… quello che scoprono lo saprete solo leggendo il libro!

Non sapevo cosa aspettarmi nella lettura di questo romanzo, ma sono rimasta particolarmente entusiasta dopo averlo letto.
Queste gioie violente è un romanzo coinvolgente, con una trama interessante e intrigante. I due personaggi sono stati resi in maniera esemplare; sono riuscita a percepire l’ostilità e l’odio che soprattutto Juliette provava nei confronti di Roma; al contrario, quest’ultimo è ancora coinvolto dalla ragazza e non riesce a provare rancore, ma la sua figura è sempre circondata da un’aura di malinconia. Lui non si sente a suo agio nella sua famiglia, soprattutto a ricoprire quel ruolo che la vita gli impone.

Quello era l’unico ruolo nel quale poteva avere la certezza di essere al sicuro. Se i cieli si fossero spalancati e avessero offerto a Roma una villetta nelle regioni periferiche del paese dove potersi trasferire insieme ai propri cari per vivere una vita nell’anonimato, avrebbe accettato all’istante.

Juliette, invece, è molto determinata, coraggiosa, a volte sfrontata; è una ragazza molto forte, che cerca in tutti i modi di raggiungere l’obiettivo che si è fissata. 

Juliette andava incontro al pericolo a braccia aperte.

Accanto ai due giovani ci sono tantissimi personaggi, più o meno importanti; oltre ai genitori dei due, il capoclan del Montagov e la famiglia Cai, un ruolo importantissimo ce l’hanno i due amici di Roma, Marshall e Benedict, tra loro inseparabili, ma fedelissimi a Roma, per cui sarebbero disposti a qualsiasi cosa.

Accanto a Juliette, ci sono le due cugine Rosalind e Kathleen, anch’esse affezionatissime e fedeli alla ragazza.

Tu e Rosalind siete la mia unica famiglia. L’unica famiglia che conti. […]. Io non ti giudicherò mai. Non potrei farlo. Sarò sempre dalla tua parte, a prescindere da tutto.

Ma l’altra grande protagonista è Shanghai, con le sue luci e le sue ombre, grande e meravigliosa, ma allo stesso tempo buia e maledetta. 

Dicono che Shangai si erga come la figlia brutta di un imperatore, con le sue strade che si stendono come solo gli arti di una principessa rabbiosa potrebbero fare. Non è nata così. Un tempo era bellissima. La gente cantava di lei. […]. Poi la città si è mutilata procurandosi un ghigno largo, enorme. Si è passata un coltello lungo la guancia e si è portata la lama al petto e adesso non si preoccupa più di trovare corteggiatori, ma solo di essere sfrenata, ebbra dell’invulnerabilità del potere ereditato, adatta a far profitti e banchetti, a danzare e a prostituirsi.

Ho adorato i personaggi e la storia, ma soprattutto il modo di narrare dell’autrice, così fluido e accattivante, avvolgente ma allo stesso tempo riesce a mantenere il lettore in tensione e in allerta di qualcosa che potrebbe accadere. 

Non vedo l’ora di continuare la lettura con il secondo volume della dilogia, e sono sicura che saprà coinvolgermi esattamente com’è successo con questo. 

Avete letto Queste gioie violente? Vi aspetto per commentarlo!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.

 

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