Il club delle lettrici compulsive

Questo post è stato rimosso – Hanna Bervoets

Questo post è stato rimosso Book Cover Questo post è stato rimosso
Hanna Bervoets
Narrativa
Mondadori
2022
Digitale - Cartaceo
108
Fornito dalla Casa Editrice
Francesco Panzeri

Essere un moderatore di contenuti significa vedere l'umanità al suo peggio, ma Kayleigh ha bisogno di soldi. Ecco perché accetta un incarico per una piattaforma di social media di cui non le è permesso fare il nome. La sua responsabilità consiste nell'esaminare video e foto offensivi, sproloqui e teorie cospirative, e decidere quali debbano essere rimossi. È un'attività estenuante. Kayleigh e i suoi colleghi trascorrono le giornate guardando le cose più orribili sui loro schermi, e valutandole secondo le linee guida dell'azienda, che cambiano in continuazione. Eppure lei sente di essere nel posto giusto. È brava nel suo ruolo, trova amici tra gli altri moderatori e, quando si innamora della sua collega Sigrid, per la prima volta il futuro le sembra luminoso. Ma presto il lavoro inizia a cambiarli tutti, facendo deragliare le loro vite in modi allarmanti. Quando i colleghi crollano uno dopo l'altro, quando Sigrid diventa sempre più distante e fragile, quando i suoi amici cominciano a sposare le stesse teorie cospirazioniste che dovrebbero valutare, Kayleigh si chiede se quel che fanno non sia troppo per loro. Eppure lei sta benissimo. O no? Ambientato nel mondo tossico dei moderatori di contenuti, Questo post è stato rimosso è una storia potente e attuale su chi o che cosa determini la nostra visione del mondo. Esplora il concetto di moralità e di come sia fluido, mutando costantemente a seconda di dove e con chi ci troviamo, e mette in luce il potere delle grandi aziende tecnologiche, il modo in cui ci controllano e alla fine ci cambiano per sempre.

Oggi partecipiamo al blog tour di Questo post è stato rimosso, un libro di Hanna Bervoets pubblicato da Mondadori. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le tappe delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

Questo post è stato rimosso

Il romanzo della Bervoets ci offre uno spaccato della società moderna, attraverso il flusso di coscienza della protagonista, evidenziando quanto sia straziante e controversa la vita di Kayleigh immersa nel suo faticoso lavoro di “controller” dei contenuti pubblicati online dalla massa.

Accettando il lavoro alla Hexa, Kayleigh e i suoi colleghi vengono catapultati nel mondo dietro le quinte delle pubblicazioni online. Da moderatori devono selezionare, attentamente e attraverso una serie di regole “a cascata”, quali contenuti possono rimanere nel web e quali vanno rimossi. Tutti questi video di molestie, violenze o contenuti forti e controversi intaccano, pian piano ma inesorabilmente, la sanità mentale dei colleghi trascinandoli in un abisso di alcol e depressione.

“Ricordo ancora tutte le regole e ogni tanto mi capita di applicarle, è un processo automatico, deformazione professionale, lo faccio con le serie tv, i video o nella vita quotidiana, con ciò che accade attorno a me: la signora che viene sbalzata dalla carrozzina elettrica può finire online? No, se c’è del sangue. Sì, se la situazione è chiaramente comica. No, se si può parlare di sadismo. Sì, se quanto mostrato ha un valore educativo […].”

Sebbene lo stile dell’autrice sia incisivo, l’importanza del messaggio veicolato tra le pagine del romanzo si perde quando la protagonista si addentra nella sua personale storia d’amore nata con la collega Sigrid. A mio avviso questa parte, prolissa nonostante la brevità dell’opera, dovrebbe esser narrata con l’intento di sottolineare quanto la piattaforma e le condizioni di lavoro estenuanti abbiano pesantemente intaccato ogni aspetto dell’esistenza di chi è impiegato alla Hexa, modificandone la capacità di discernimento tra “giusto e sbagliato”. Purtroppo tutto questo messaggio diventa quasi secondario e si ritrova solo in parte verso il finale, lasciando la parte centrale della trama ricca solo di vaneggiamenti mentali di una Kayleigh noiosa e francamente troppo piena di sé.

Ogni generazione ha avuto alti e bassi, rappresentanti degni di nota e personaggi ambigui o inutili che hanno lasciato o meno un segno sui giovani del futuro. L’autrice però, tra le pagine di Questo post è stato rimosso, dipinge tutti (tranne un solo coraggioso che osa dimettersi dalla Hexa) come codardi senza spina dorsale. Kayleigh per prima, che non lascia il lavoro in quanto ha bisogno di soldi, si abbandona agli effetti collaterali della bruttura a cui viene costantemente sottoposta lasciando che la violenza entri nei meandri più intimi della propria vita, influenzandone ogni anfratto.

Possibile che pressoché nessuno abbia l’intelligenza emotiva di separare l’orrore che vede dalla propria vita fuori dal lavoro?

“Alcol e semi di chia erano una combinazione assurda, ma ehi, il corpo era il suo e io non avevo più voglia di litigare.”

Possibile che questa generazione di giovani sia capace solo della violenza che la Hexa è chiamata a “selezionare” come contenuto accessibile o meno al vasto pubblico?

Spero che nel profondo la Bervoets volesse spronare a esser diversi e non semplicemente sottolineare quanto le persone siano facilmente influenzabili come gregge di pecoroni capaci solo di reiterare comportamenti palesemente sbagliati e mostruosi.

Non mi sento di consigliare al “grande pubblico” il romanzo della Bervoets, forse non lo rileggerei io stessa dovessi tornare indietro. Questo non metterci una buona parola però non tocca tanto i contenuti, validissimi e attuali, quanto lo stile scelto per veicolarli a noi lettori.

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.

 

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