Il club delle lettrici compulsive

Senza appello: un’indagine delle donne del Club Omicidi – James Patterson

Senza appello Book Cover Senza appello
Le donne del Club Omicidi
James Patterson
Thriller
Longanesi/TEA
2011/2013
Digitale - Cartaceo
275

Un assassino psicopatico prende di mira le persone più innocenti e vulnerabili di San Francisco. Prime vittime: una giovane madre e il suo bambino, uccisi a colpi di pistola nel parcheggio di un centro commerciale. Unico indizio: un messaggio criptico scarabocchiato sul parabrezza con un rossetto scarlatto. Gli omicidi si susseguono, senza una logica, sempre più crudeli. La città trema e anche l'FBI, coinvolto nelle indagini, non sa che cosa fare. E mentre Lindsay e le sue amiche cercano di mettere insieme i pezzi del puzzle, uno degli assassini costringe Lindsay a un gesto che potrebbe costarle la vita...

Senza appello è il nono volume della serie Le donne del Club Omicidi di James Patterson e Maxine Paetro.
La serie è così composta:

  1. Primo a morire  (Longanesi 2003 – Tea 2004)
  2. Seconda chance (Longanesi 2004 – Tea 2006)
  3. Terzo grado (Longanesi 2005 – Tea 2007)
  4. Le donne del club omicidi (Longanesi 2006 – Tea 2008)
  5. Qualcuno morirà (Longanesi 2007 – Tea 2009)
  6. Il sesto colpo  (Longanesi 2008 – Tea 2010)
  7. Il settimo inferno (Longanesi 2009 – Tea 2011)
  8. L’ottava confessione  (Longanesi 2010 – Tea 2012)
  9. Senza appello (Longanesi 2011 – Tea 2013)
  10. La cerimonia  (Longanesi 2012 – Tea 2014)
  11. L’undicesima ora (Longanesi 2013 – Tea 2014)
  12. Le testimoni del club omicidi (Longanesi 2015)
  13. La tredicesima vittima (Longanesi, 2016)
  14. Peccato mortale (Longanesi 2017)
  15. 15th Affair (inedito in Italia)

Un ladro acrobata si diverte a svuotare le casseforti delle ricche signore di San Francisco mentre queste si intrattengono con gli ospiti a cena. Il ladro, simpaticamente soprannominato da Cindy Hello Kitty, non è mai stato violento, fino a quando però non viene trovata morta Casey Dowling, moglie di un famoso attore. Le indagini di Lindsay si concentrano quindi sulla morta celebre, nonostante per la città imperversi un maniaco omicida che ha preso di mira donne e bambini e che firma i suoi omicidi con un rossetto.
Quando però l’Assassino del Rossetto colpisce di nuovo e arriva a scrivere una lettera di richiesta alla città, le priorità della polizia cambiano…

Personalmente, ho adorato Claire. Mentre tutti erano troppo concentrati sull’omicidio Dowling, lei si impegna e si batte per riuscire a trovare un senso a ciò che vede sui corpi delle piccole vittime di questo pazzo che firma i suoi omicidi con una scritta criptica.
Yuki, che io detesto, sta diventando sempre più un personaggio inutile e leggo le pagine che la riguaradno malvolentieri (o con la speranza che perda l’ennesimo processo. Ecco, l’ho detto).
Lindsay, che di solito mi fa cadere le braccia, qui ha finalmente un’evoluzione (ed era anche ora, visto che non è una ragazzina di primo pelo).

Finalmente sembra che si sia tornati alla verve dei primi romanzi che mi avevano conquistata. Una bella trama che lascia il lettore con il fiato sospeso per gran parte della storia, pur avendo qualche imprecisione e toccando determinati argomenti (argomenti chiave per la storia, tra l’altro) con una superficialità che non ho troppo gradito, ma che giustifico perché non stiamo leggendo un trattato sulla PTSD (post traumatic stress disorder) che colpisce gli ex militari tornati alla vita civile, anche se eliminando Yuki (ehm…) si poteva ampliare di più l’argomento. Mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa di più anche sul coinvolgimento emotivo di Claire, ma d’altra parte, abbiamo imparato a conoscerla come una donna spiccia e molto pratica, che lascia poco spazio alle emozioni personali. Già la dichiarazione che fa ai giornalisti è indicativa del suo sconvolgimento interiore.

Mi è piaciuto moltissimo anche Hello Kitty, il ladro acrobata. Non posso dire di più per non rovinarvi la lettura, ma ho spudoratamente parteggiato per il ladro e ho gradito moltissimo il finale che lo riguarda.

Un unico appunto mi permetto di fare agli autori: quando due donne stanno insieme, non sono amiche. Sono fidanzate, compagne, amanti… chiamiamo le cose con il loro nome per piacere. Non c’è nulla di male nell’avere un compagno dello stesso sesso perché l’amore è amore. Così, giusto per chiarire. Fine del pippone.

Curiosità: dalla sua apertura nel 1937, oltre 1300 persone si sono buttate dal Golden Gate Bridge. Il 98%  di queste sono morte (la fonte qui). Ai due imbocchi del ponte e a metà circa, ci sono i telefoni anti-suicidio, con i quali l’aspirante suicida può chiamare vari numeri del telefono amico specializzati a seconda del problema che lo affligge.

Avete letto Senza appello? Vi aspetto per commentarlo insieme!

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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