Saggio
Mondadori
2023
Digitale - Cartaceo
240
Fornito dalla Casa Editrice
Doriana Comerlati
Kathleen Middleton, o Miss Middleton per quasi tutti quelli che la conoscono, insegna pianoforte e danza classica in un'anonima casa a schiera nella periferia a nord di Londra. La sua intera vita, fin da bambina, è scandita da singolari premonizioni che ne guidano la direzione. Miss Middleton le paragona a quella sensazione «di conoscere la risposta a un test di ortografia». Accade anche la mattina del 21 ottobre 1966, quando si sveglia con il respiro bloccato in gola e un terribile presentimento. Un'ora più tardi, una valanga di detriti di una miniera di carbone precipita sul villaggio di Aberfan, nel Galles meridionale, travolgendo gli edifici e uccidendo 144 persone, fra cui molti bambini. Coincidenza? Premonizione? Tra i medici e i soccorritori accorsi sul posto c'è anche John Barker, uno psichiatra poco più che quarantenne, con un vivo interesse per le condizioni mentali fuori dell'ordinario e membro della British Society for Psychical Research. Parlando con i testimoni e di fronte a «diversi incidenti strani e toccanti» connessi al disastro, Barker ha presto la sensazione di trovarsi davanti a qualcosa di portentoso. Determinato a esaminare meglio il fenomeno, in quello stesso anno apre un insolito studio: «The Premonitions Bureau», un Ufficio premonizioni. L'obiettivo? Raccogliere quanti più sogni e presentimenti possibili, nella speranza di prevenire calamità future. La rete di informatori che Barker richiama intorno a sé è inaspettatamente numerosa, da impiegati di banca a maestri di ballo. Centinaia di persone le cui visioni sono spaventosamente accurate. Tra questi, anche due «osservatori» in grado di predire con incredibile precisione incidenti di varia natura e omicidi, fino alla premonizione più inquietante: che Barker stesso di lì a poco sarebbe deceduto. Con grande razionalità e una scrittura impeccabile, Sam Knight racconta la storia di un inquietante esperimento ai confini tra scienza e ragione. Una storia vera di follia e meraviglia, scienza e soprannaturale: un viaggio verso gli angoli più remoti e potenti della mente umana.
Oggi partecipiamo al blog tour di Ufficio premonizioni, scritto da Sam Knight e pubblicato in Italia da Mondadori. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.
Le premonizioni sono impossibili, eppure si avverano continuamente. La seconda legge della termodinamica sostiene che non può accadere, ma ti capita di pensare a tua madre un secondo prima che lei chiami. Non possiamo in alcun modo vedere, o sentire, cose prima che avvengano, ma spesso sembrano comunque indugiare intorno a noi. Incontri fortuiti, amici, amori e la morte di qualcuno si prefigurano nelle nostre menti.
Ufficio premonizioni è un saggio che parla di John Barker, uno psichiatra che si è ritrovato a prestare soccorso durante il disastro di Aberfan del 1966.
Il disastro è tornato recentemente agli onori della cronaca grazie a The Crown, quindi molti di voi sapranno già di cosa si tratta.
Per tutti gli altri, riassuntone veloce, ma vi rimando alla tappa di Tiziana di The Mad Otter.
Siamo in Galles. Aberfan è una cittadina mineraria, si estrae carbone. Il materiale di risulta dell’estrazione viene accumulato da parte, dando origine a diversi cumuli.
Cito da Wikipedia: Il materiale di risulta della miniera di carbone fu inizialmente accumulato sui pendii più bassi della valle. Nel 1966 si era giunti ad aver formato sette cumuli, che si componevano di circa 2 milioni di m³ di materiale. […] Il cumulo n. 7 era l’unico a essere in uso nel 1966. Era alto circa 34 metri e conteneva 227000 m³ di materiali di risulta, dei quali 30000 m³ erano costituiti da rifiuti dell’estrazione chimica del carbone, particelle fini di carbone e cenere, che acquisivano proprietà simili alle sabbie mobili quando erano saturi d’acqua.
21 ottobre 1966, ore 9:15. Le intense piogge dell’ottobre del ‘66 danno origine a una frana che si abbatte sulla scuola elementare e sugli edifici adiacenti.
Ci sono 144 morti, di cui 116 bambini.
Baker, in realtà, si era recato sul posto per avere informazioni su un ragazzo che, nonostante fosse uscito illeso dalla frana, era morto per lo shock. Era il suo campo di studi, voleva indagare e capire. Si ritrova invece ad ascoltare storie in cui emerge una specie di sesto senso: ragazzini che parlano della loro morte in tempi non sospetti o che disegnano la frana prima che avvenga, ma non solo perché ci sono anche degli adulti che hanno avuto delle premonizioni.
Decide quindi di avviare uno studio: se le premonizioni esistono, è possibile analizzarle per prevenire eventi di questa portata?
Si appoggia quindi a un giornale, l’Evening Standard, e apre l’Ufficio premonizioni.
Ogni segnalazione veniva suddivisa in categorie: Suddivideva il materiale in quattordici categorie, fra le quali “Famiglia reale”, “Personalità”, “Corse”, “Incendio” e “Disastri non specificati”. Ogni messaggio inviato all’Ufficio premonizioni riceveva una risposta formale.
Tra tutti quelli che hanno mandato una segnalazione, c’è un gruppo di sette persone, tra le quali i più “attendibili” sembrano essere Lorna Middleton e Alan Hencher.
«Mi domando se i loro sintomi dipendano da una sorta di “onda d’urto” telepatica indotta da una catastrofe. Ma se così fosse, perché vivono quest’esperienza in anticipo e non al momento…? Indubbiamente, questi “reattivi al disastro umano” richiederebbero molti ulteriori studi, compresa forse un’indagine psichiatrica completa.»
Tra le varie premonizioni di Lorna e Alan, ci sarà anche quella sulla morte dello stesso Barker…
Tutta questa premessa per incuriosirvi. Il saggio di Knight è ben strutturato, ben scritto e molto curato. Quella di Barker è una storia curiosa, interessante e a tratti anche angosciante. Vengono fatti moltissimi esempi di persone che hanno avuto premonizioni e presentimenti che poi si sono rivelati essere veri e ne viene analizzato ogni aspetto, partendo dal punto di vista scientifico.
Non mancano i riferimenti a Freud e Jung perché il rapporto mente/fenomeni occulti è studiato da sempre.
Il padre della psicoanalisi non riuscì mai a prendere una vera decisione sull’occulto. Nell’aprile del 1909 gli capitò di discutere sulla precognizione con Carl Gustav Jung, che era molto più favorevole al concetto. Gli analisti si trovavano nell’appartamento di Freud a Vienna. Mentre i due uomini esprimevano il loro disaccordo, Jung avvertì una strana sensazione di calore al petto, «come se il mio diaframma fosse di ferro e si fosse arroventato, come una volta incandescente». In quel momento si udì uno schianto nella libreria. Entrambi si alzarono in piedi, sconcertati. Jung attribuì quel fenomeno alla percezione extrasensoriale, o ESP. «Suvvia» insorse Freud. «Questa è una vera sciocchezza!» Ma poi andò a darci un’attenta occhiata.
Del resto, nella storia non sono mancati gli indovini famosi come Nostradamus, o personalità che sostenevano di avere un contatto diretto con l’aldilà e di avere informazioni dagli spiriti come Gustavo Rol.
Tutto ciò che non capiamo, tutto ciò che è potenzialmente misterioso ci attira, per un motivo o per l’altro. Che sia per avere consolazione o che sia per dare un senso a certi avvenimenti, l’ignoto ha da sempre una forte presa sugli esseri umani.
Mi è piaciuto moltissimo leggere Ufficio premonizioni. Sapete che ho un approccio scientifico a tutto, ne abbiamo parlato anche quando ho scritto l’articolo sulla reincarnazione (lo trovate qui) e quindi ho un’idea ben specifica su tutta la questione, ma vorrei sapere cosa ne pensate voi, quindi vi lascio la parola. Pensate che esitano le premonizioni? Ne avete mai avuta una? Tenete conto che nessuno qui vi giudicherà mai perché siamo convinte che ci debba essere tutta la libertà possibile, quindi sentitevi liberə di commentare come volete. Ogni opinione è preziosa!
Vi lascio con Piero Angela che fa sempre bene.
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