Un matrimonio, un delitto e due investigatori a quattro zampe
Giallo
Newton Compton
2023
Digitale - Cartaceo
320
Fornito dalla casa editrice
Stefania Cherchi
Per le indagini ci vuole fiuto Guinevere “Gwinny” Tuffel, ex attrice in pensione, scopre improvvisamente di essere al verde: la consistente eredità lasciatale da suo padre si è esaurita, a lei non resta che vendere la grande casa di famiglia e cercare un modo per guadagnarsi da vivere. Ma cosa potrebbe mai fare un’anziana diva del cinema ormai dimenticata da tutti? Il matrimonio dell’amica Tina con il facoltoso imprenditore Remington De Lucia offre a Gwinny la possibilità di prendersi una pausa dai problemi finanziari e rilassarsi in una stupenda villa. O almeno, così pensava: infatti, poco prima della cerimonia, lo sposo viene assassinato. E non è tutto: la polizia concentra i suoi sospetti proprio sulla povera Tina. Forte della sua passione per i puzzle e decisa a dimostrare l’innocenza dell’amica, Gwinny comincia a indagare tra i vari invitati riuniti nella dimora di campagna. E non sarà sola: a farle compagnia e ad aiutarla nelle indagini ci saranno anche Fede e Spera, i due cani saluki che Tina ha ricevuto in regalo dalla futura cognata e di cui, adesso, Gwinny deve prendersi cura… Venite a conoscere la nuova Miss Marple e i suoi adorabili levrieri «Una lussuosa dimora di campagna, un cadavere in biblioteca, una lunga lista di possibil sospettati e un’investigatrice amante dei cani... Assolutamente delizioso!» «Scritto in modo brillante, avvincente e divertente.» «Incantevole… rannicchiatevi con una tazza di tè, una coperta (e magari uno o due compagni pelosi) e semplicemente divertitevi.» «Mistero, cani e un’eroina favolosa, cosa potrebbe chiedere di più un lettore? Un matrimonio, un delitto e due investigatori a quattro zampe è una lettura fantastica.» Antony Johnston È l’autore del graphic novel Coldest City, da cui è stato tratto nel 2017 il film Atomica bionda. Ha lavorato con moltissimi generi della fiction, dal thriller al romanzo di spionaggio fino al sovrannaturale, e ha firmato la sceneggiatura di film e videogiochi. Un matrimonio, un delitto e due investigatori a quattro zampe è il suo primo giallo classico, scaturito da un infinito amore per i cani.
Bentrovatə compulsivə! Oggi parliamo di Un matrimonio, un delitto e due investigatori a quattro zampe, di Antony Johnston, pubblicato in Italia da Newton Compton Editori.
I gialli non sono il mio pane quotidiano, preferisco le storie romantiche a quelle con i mortammazzati, ma si può vivere sempre nella propria zona di comfort? In realtà io sostengo di sì, ma tanto per mettere un po’ di pepe nella vita, questa volta mi sono lasciata tentare. Dopotutto, ci sono due investigatori a quattro zampe nel titolo, no? C’è un cane in copertina, cosa può mai succedere di brutto se c’è un cane in copertina? Un omicidio, mi direte, e in effetti, non posso proprio darvi torto.
Un matrimonio, un delitto e due investigatori a quattro zampe, però, meritava una possibilità, ed eccomi qui, dunque, a sbirciare nella vita della protagonista, Gwinny Tuffel, che ha sessant’anni ed è un’attrice. O meglio, lo era.
Negli ultimi dieci anni, Gwinny Tuffel ha abbandonato la sua carriera per accudire l’anziano padre gravemente malato, compito al quale si è dedicata anima e corpo e con totale abnegazione.
I fasti del passato, del cinema, degli eventi e delle premiazioni sono ormai storia antica e, alla morte del padre, si rende conto di aver perso tutto: le finanze di famiglia sono ridotte al lumicino, gli amici di un tempo non la riconoscono più e lei stessa fatica a riconoscere sé stessa nella signora con i jeans e i capelli grigi che vede nello specchio.
Di quel mondo dorato le resta solo un’amica, Tina, che ancora persegue la sua brillante carriera e che la incoraggia a tornare a calcare le scene procurandole qualche audizione qua e là.
Ma Tina ha anche altro a cui pensare, primo tra tutti il suo prossimo matrimonio con un magnate dell’olio d’oliva italiano che sembra davvero l’uomo perfetto!
Un matrimonio! E con molti ospiti del mondo dello spettacolo! Gwinny non vede l’ora di assistere al giorno più bello della sua amica e di riallacciare qualche contatto ma, arrivata alla villa di Tina, trova tutto un po’ confusionario, complice anche l’arrivo dell’insolito regalo di nozze della sorella dello sposo: due bellissimi cani saluki che fanno paura un po’ a tutti. Fortuna che Gwinny, di cani, se ne intende.
Pazienza se sembra una vecchia eccentrica che si presenta a un matrimonio con due cani giganteschi, se nessuno li porta fuori o dà loro da mangiare, lo farà lei, con buona pace dei pettegoli.
Il momento della cerimonia tarda ad arrivare, ma quando sono tutti ai propri posti, un grido squarcia l’aria: la sposa ha trovato lo sposo riverso nella biblioteca, morto.
Nella confusione che ne consegue, solo Gwinny riesce a mantenere il sangue freddo e a circoscrivere la scena del crimine fino all’arrivo della polizia, che naturalmente, nell’affanno di dimostrarsi più efficiente di un’attrice in pensione, ignora completamente le sue indicazioni e, senza colpo ferire, arresta la sposa!
Gwinny non può credere che la sua cara amica possa essere stata capace di un gesto del genere, e perché, poi?
Nulla, nella ricostruzione della polizia, ha davvero un senso, ma Gwinny non si lascia intimidire e, mentre si prende cura dei poveri saluki, che nessuno sembra tollerare, cerca di far luce sulla vicenda.
Un matrimonio, un delitto e due investigatori a quattro zampe tratta, con grande delicatezza, il tema del lutto dei genitori, il senso di vuoto che rimane dopo aver speso tanto tempo a concentrarsi sul bene di qualcuno che, inevitabilmente, viene a mancare, la fatica di ricostruirsi un’identità diversa da quella di figlia amorevole, il senso di estraniamento che subentra quando ci si ritrova a dover andare avanti, in qualche modo, nonostante il dolore e lo shock, senza avere né una carriera né una famiglia propria.
La forza con cui Gwinny si spende per salvare la sua amica è una chiara reazione al dolore che la circonda, è qualcosa che la tiene ancorata al “qui e ora”, così come prendersi cura dei due cani e delle loro esigenze, che sono attività imprescindibili che costringono a muoversi anche quando si vorrebbe solo fare il bozzolo sotto le coperte per chiudere fuori il mondo.
Un matrimonio, un delitto e due investigatori a quattro zampe ci racconta della discriminazione nei confronti delle persone un po’ più grandi (perché, diciamoci la verità, 60 anni non sono mica tanti. Cioè, dai.), di come una donna con i capelli grigi venga subito bollata come “vecchia bacucca impicciona”, come se di colpo, con la melanina dei capelli, si perdessero i neuroni.
Che poi, succede anche quando la melanina ce l’hai tutta, eh.
In ogni caso, Un matrimonio, un delitto e due investigatori a quattro zampe si legge con estremo piacere dalla prima all’ultima pagina e, nonostante io sia una lettrice di generi più ameni, ve lo consiglio caldamente.
Non ci sono trigger, eccetto, beh… l’omicidio, ovviamente, ma a quel punto vi sconsiglio davvero di leggere un qualsiasi giallo, perché di solito è proprio intorno all’omicidio che si snoda la vicenda, però, ecco, in questo romanzo non troverete particolari morbosi, descrizioni grafiche di scene truculente, violenza manifesta, niente di tutto ciò.
Oh, e naturalmente è chiaro che l’autore è un amante dei cani.
Prima di tutto perché difficilmente una persona che non ha la passione per i cani conosce i saluki (direbbe toh, guarda, un levriero) e, in secondo luogo, perché nella storia non sono solo due accessori viventi, ma sono individui con un loro carattere definito, con le vere esigenze specifiche dei cani e vengono trattati proprio come ogni cane dovrebbe essere trattato: con amore e rispetto.
E voi? Avete letto Un matrimonio, un delitto e due investigatori a quattro zampe? Fatecelo sapere nei commenti!
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