Il club delle lettrici compulsive

Uno sette – Hideo Yokoyama

Uno sette Book Cover Uno sette
Hideo Yokoyama
Romanzo - Thriller
Mondadori
2018 - riedizione 2022
Digitale - Cartaceo
512
Fornito dalla Casa Editrice
Bruno Forzan

1985. Kuzumasa Yuki, esperto reporter presso il "Kita Kanto Shinbun", affronta quotidianamente le complesse dinamiche della sua redazione, tra ambizioni e lotte di potere. Ma quando la notizia di un disastro aereo senza precedenti raggiunge il giornale, i colleghi rimangono sconvolti da quell'immane tragedia e finalmente fanno gioco di squadra per tentare di realizzare lo scoop della vita. Diciassette anni dopo, l'adrenalina e le emozioni provate durante la settimana che cambiò per sempre la sua vita sono ancora vivissime nella memoria di Yuki, che ripensa anche a una promessa fatta in quel giorno fatidico e che ora ha deciso di rispettare. Ma ciò che ancora non sa è che mantenere la parola data lo costringerà a fare i conti con il proprio passato e ad affrontare la più grande delle sue paure. Hideo Yokoyama torna con un romanzo ai confini del thriller, mostrando il dietro le quinte di una redazione giornalistica: i precari equilibri interni, le rivalità, la rigorosa etica del lavoro giapponese. Dopo aver lavorato per anni come giornalista d'inchiesta, Yokoyama sceglie di raccontarci con la sua voce il lato più oscuro del "quarto potere", un mondo dove la moralità viene spesso sacrificata in nome dell'interesse personale, offrendoci al contempo uno spietato ritratto del Giappone, con le sue profonde contraddizioni e le sue rigide strutture sociali.

Oggi apriamo il blog tour di Uno sette, un thriller scritto da Hideo Yokoyama e pubblicato in Italia da Mondadori. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

uno sette

Uno sette è un thriller anomale, dove la trama interessante non compensa la mancanza di tensione nei punti giusti e del mistero tipico del genere.
Il tutto è ambientato nella redazione di un quotidiano alle prese con il più grande disastro aereo della storia, dove si contano più di cinquecento vittime, ma la suspence riguarda pochi sprazzi del romanzo.

Non si troveranno grande azione e trepidazione, depennate in favore di lunghe pagine di descrizioni e liti tra colleghi.

Il protagonista è il giornalista Kazumasa Yuki, reporter che coordina le notizie per il giornale “Kita Kanto Shinbun” e che ben presto si sente sopraffatto dalla mole di lavoro che gli viene riversata addosso dopo la tragedia aerea.
Dovrebbe guidare i colleghi e fare in modo che la piccola testata di provincia sia competitiva con le grosse firme giornalistiche che scrivono per i quotidiani nazionali, ma essere un vero leader è gravoso e non tutti sono adatti al compito.

Anche destreggiarsi tra i colleghi arrivisti e gli interessi politici e personali dello staff non è di aiuto, soprattutto quando Yuki si troverà a scegliere se mantenere la propria integrità, rispettando la deontologia della professione che esercita, o se “svendersi” al miglior offerente.

Non è difficile immedesimarsi in Yuki, sentire la tensione che cresce e lo smarrimento che ne consegue, ma lo stile dell’autore è lentissimo, troppo misurato e, anche quando una leggera e costante tensione fa capolino, la trama risulta di fondo piatta. Un esempio su tutti sono i numerosi flashback dove ci parla del passato del protagonista, inserendo un ulteriore mistero sottostante la trama principale del romanzo.

In una società frenetica come quella occidentale, trovarsi per le mani un romanzo lento è spesso fonte di frustrazione. Benché sia ben scritto, spesso verrebbe voglia di accelerare il ritmo per saperne un pezzettino in più.

Come ogni romanzo nipponico lo stile crudo e senza troppi complimenti di Yokoyama rendono le pagine del suo thriller realistiche e fredde al contempo, mettendo a confronto lo spaccato lavorativo giapponese delle due fazioni di giornalisti tirate in ballo degli eventi. La vecchia guardia, venerata grazie ai successi passati, si scontra con le nuove leve, arroganti e ambiziose che cercano le più fantasiose scorciatoie per raggiungere la notorietà.

Yuki è un pesce fuor d’acqua perché estraneo alle due fazioni, deve farle collaborare e trovare il suo posto nel mondo giornalistico.

Purtroppo, devo avvertire chi si facesse “ingannare” dalla classificazione thriller che troverà la delusione dietro l’angolo. Faccio sicuramente parte di quella fetta di lettori che si aspettavano di più e che avrebbe abbandonato a metà quest’avventura se non avesse prevalso il “diamo una chance fino in fondo a Yuki”, unico vero elemento positivo del romanzo.

Avete letto Uno sette? Vi aspetto per commentarlo!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.

 

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