Il club delle lettrici compulsive

Vecchie conoscenze – Antonio Manzini

Vecchie conoscenze Book Cover Vecchie conoscenze
Rocco Schiavone #10
Antonio Manzini
Giallo
Sellerio
2021
Digitale - Cartaceo
416

Rocco Schiavone indaga sull'omicidio di una professoressa in pensione. E intanto l'ombra del passato si fa pressante: la pena per Sebastiano, l'amico fraterno che non ha mai smesso di dare la caccia a Enzo Baiocchi, che gli ha assassinato la moglie, lo rende inquieto e gli ruba il sonno. Antonio Manzini continua il suo romanzo sul vicequestore scontroso, malinconico, ruvido e pieno di contraddizioni che i lettori ormai conoscono e apprezzano; lo fa con una capacità di invenzione e con una passione per il personaggio, per tutti i personaggi, che difficilmente possiamo riscontrare in altri scrittori di oggi.

Ho letto Vecchie conoscenze, scritto da Antonio Manzini e pubblicato da Sellerio. È il decimo giallo che ha per protagonista Rocco Schiavone, il controverso vicequestore romano trasferito ad Aosta.

La serie è così composta:

Anche questa volta non mi sento di promuovere il libro a pieni voti e vi spiego subito il perché, così poi saltiamo (senza spoiler) alle cose che invece mi sono piaciute.

Mi chiedo se in Sellerio facciano editing o se si facciano bastare la correzione di bozze perché, e mi spiace dirlo, manca del tutto la caratterizzazione dei personaggi non del sud.
Per esempio, nessuno al nord direbbe mai “porto le ambulanze” o “ci vediamo a via Roma”.

Questi sono regionalismi veri e propri che in un romanzo che ha personaggi non romani non vanno assolutamente bene. Lo so che è difficile “beccarli”, ma questa è la differenza tra un buon editing e un editing superficiale.
Tra regionalismi, quindi, punteggiatura casuale e cose assurde come “i gesti del volto”, non posso in tutta coscienza dare 5 stelle al romanzo.

Mi secca da morire, ve lo giuro, perché, per quanto concerne tutto il resto, finalmente Manzini è tornato con un libro all’altezza dei precedenti e posso cancellare dalla mente la quasi completa inutilità di Ah l’amore l’amore.

Titolo azzeccatissimo per questo nuovo lavoro perché le vecchie conoscenze tornano a bussare alla porta di Rocco. Ritroviamo anche un po’ di Marina che, come al solito, spinge Rocco a fare riflessioni profonde per quanto amare.

Ecco, mentre a volte la caratterizzazione dei personaggi secondari è carente, quella di Rocco, qui, è perfetta. In Vecchie conoscenze ricompare l’empatia che Rocco pareva aver perso in Ah l’amore l’amore. La vediamo in quasi tutte le sue interazioni, anche quando è arrabbiato e decide di chiudere per sempre alcune porte…

Ovviamente il suo meglio lo tira fuori con Gabriele, ma questa volta non è l’unico destinatario del suo affetto e del suo appoggio.

«Ah sì, tieni… che devo fare?».
«Che devi fare? Passarmi quella piccola».
«Non parlavo delle valigie, Rocco».
Schiavone prese un respiro e si sedette sull’interno del bagagliaio. Si accese una sigaretta, guardò il cielo. Qualche nuvola chiara scorreva veloce su altre più scure. «Vivi».
«Altro?».
«Da me? E cosa vuoi che ti dica? Guardati in giro. Ti sembra un bel mondo questo? E sai chi l’ha ridotto così? Quelli della mia età. Dunque che vuoi che ti dica? Qualsiasi consiglio sarebbe sbagliato, perché mi sembra che il risultato qui sia disastroso. Semmai fai il contrario di quello che abbiamo fatto noi. Cominciando a non accettare consigli da chi ti ha preceduto e t’ha lasciato ’sta monnezza. Vivi, amico mio, sbaglia, correggiti, ridi, scopa e fai quello che ti piace. Lasciati alle spalle i vecchi, che conoscono tutto e non sanno un cazzo. Se sapessimo tutto, Gabrie’, non vivresti in questo letamaio. Spero di essere stato chiaro».
«Chiarissimo» disse Gabriele con le lacrime agli occhi.

Come negli ultimi libri della serie, anche in questo abbiamo uno scorcio sulle vite di alcuni dei personaggi secondari che danno origine, in alcuni casi, a scene davvero toccanti.
Si parla, tra le altre cose, di omosessualità nascosta da una vita per non essere marchiati, giudicati, di prese di coscienza e di coraggio che nasce dall’amore, dal desiderio di essere, per una volta, felice davvero.

Ci sono due casi in Vecchie conoscenze o, come direbbe Rocco, due rotture di coglioni del decimo livello. La squadra che ben conosciamo si ritrova a indagare sulla morte di una professoressa in pensione, un’accademica che ha dedicato la vita a Leonardo da Vinci.

Il secondo… beh, non voglio dirvi nulla, ma già il titolo è un indizio.

Se siete in pari con la lettura, sapete bene che gli scheletri di Rocco ogni tanto hanno la brutta abitudine di cercare di uscire dall’armadio in cui lui li ha rinchiusi. È un Rocco che si sente sempre più solo, quello di Vecchie conoscenze, sempre più lontano dagli amici di una vita, soprattutto da Sebastiano che è letteralmente sparito.

Nonostante Rocco fosse un uomo abituato alla perdita, le armi che usava per reagire, per non sprofondare nel pozzo dei ricordi, erano spuntate. Ci ricascava sempre, bastava un profumo, una frase, uno sguardo o una somiglianza per ritrovarsi in un luogo fuori dal tempo, in uno spazio vago e sbiadito dove giacevano frammenti della sua vita.

Rocco ricorda. Ci sono numerosi flashback che ripercorrono, con nostalgia venata da amarezza, i momenti trascorsi con Seba, Brizio e Furio. Penso che per lui sia arrivato, in modo definitivo e inderogabile, il momento di fare una scelta. Non voglio rischiare di annoiarvi o spoilerare con le mie supposizioni, ma il finale di Vecchie conoscenze lascia aperto un seguito che non si prospetta facile. Sono ovviamente curiosa di sapere come evolverà la storia e lo leggerò sicuramente, sperando che, nel frattempo, in casa editrice si diano una bella svegliata e la smettano di pubblicare belle bozze da quindici euro.

Davvero, questa scarsa cura del prodotto finito mi fa innervosire perché la trama di Vecchie conoscenze è una trama accattivante, dolceamara come solo Rocco Schiavone sa essere…

Se il libro avesse una colonna sonora, sarebbe senza dubbio questa:

Per capire perché dovrete leggerlo e vi lascerà la stessa sensazione di smarrimento che trasmette questa canzone.

Ground Control a Major Tom, passo e chiudo.

Avete letto Vecchie conoscenze? Vi aspetto per commentarlo!

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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