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Matrimoni reali… e recensione di Spare – Principe Harry

Spare. Il minore Book Cover Spare. Il minore
Principe Harry
Biografie
Mondadori
2023
Digitale - Cartaceo
540
Fornito dalla Casa Editrice
Sara Crimi, Laura Tasso, Manuela Faimali, Valeria Gorla

È stata una delle più strazianti immagini del Ventesimo secolo: due ragazzini, due principi, che seguono il feretro della madre sotto gli occhi addolorati e inorriditi del mondo intero. Mentre si celebrava il funerale di Diana, principessa del Galles, miliardi di persone si chiedevano quali pensieri affollassero la mente dei principi, quali emozioni passassero per i loro cuori, e come si sarebbero dipanate le loro vite da quel momento in poi. Finalmente Harry racconta la sua storia. Con la sua cruda e implacabile onestà, "Spare. Il minore" è una pubblicazione epocale. Le sue pagine, dense di analisi e rivelazioni, sono frutto di un profondo esame di sé e della consapevolezza - conquistata a caro prezzo - che l'amore vince sempre sul lutto.

Oggi partecipiamo al blog tour di Spare, il famoso (e famigerato, diciamolo!) libro scritto dal principe Harry. Parliamo di matrimoni reali! Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le tappe delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

Prima di dedicarci ai matrimoni reali, sappiate che dopo ci sarà anche una recensione di Spare, quindi leggete fino alla fine!

Il primo di cui parliamo è il matrimonio della nonna d’Europa, quello tra la regina Vittoria e il principe Alberto di Sassonia Coburgo Gotha, avvenuto il 10 febbraio del 1840.
La regina Vittoria è stata una vera trend setter perché dobbiamo a lei l’usanza dell’abito bianco per le spose in epoca moderna.

La fotografia è coperta da copyright, quindi vi metto il link. La trovate, insieme a tante altre, qui.

Saltiamo al 20 novembre del 1947. Ne ho parlato quando ho recensito Le ricamatrici della regina e tocco l’argomento anche qui: il matrimonio di Elisabetta II con Filippo di Grecia, diventato Mountbatten, duca di Edimburgo, ecc. La storia è arcinota, non sto a ripeterla qui.

L’abito è stato disegnato da Hartnell e aveva uno strascico lungo più di 4 metri. La allora principessa Elisabetta ha indossato la Queen Mary’s Fringe Tiara con la quale pare ci sia stato un problema che ha richiesto l’intervento del gioielliere poco prima che la sposa si recasse in chiesa.

Come tutti di certo saprete, da questo matrimonio sono nati quattro figli: Carlo, Anna, Andrea e Edoardo (sì, ho optato per l’italianizzazione alla quale siamo tutti più abituati).

Anche i figli hanno avuto quattro matrimoni reali, tutti finiti male, Sofia e Edoardo a parte.

Vi metto una carrellata degli abiti delle spose.

1960: Il matrimonio di Margaret e Anthony Armstrong-Jones. Anche Margaret indossa un abito di Hartnell e credo sia la più moderna di tutte. Un abito come quello non sfigurerebbe nemmeno oggi, al contrario di certi orrori che vedremo qui di seguito. Certo, gli anni ’80 sono stati crudeli con la moda… La tiara è la Poltimore. In bibliografia trovate la sua storia.

Il 14 novembre 1973 Anna sposa Mark Philips in un abito disegnato da Maureen Baker in stile Tudor con maniche medievaleggianti e un lungo velo. Indossa la stessa tiara che ha indossato la madre al matrimonio.

1981: Il matrimonio di Carlo e Diana. Diana ha indossato un abito (tremendo, se posso dirlo…) disegnato da David ed Elizabeth Emanuel. Realizzato in taffetà di seta, aveva uno strascico lungo più di 7 metri. Diana, invece di prendere in prestito una delle tiare della regina, ha indossato la Spencer tiara, che era stata utilizzata anche dalle sue sorelle durante i rispettivi matrimoni.

1986: Sarah e Andrea. Sarah Ferguson (della quale abbiamo recensito un libro qui sul blog!) ha indossato un abito di raso di seta ideato dalla stilista Lindka Cierach e la Tiara York, dono della regina e del principe Filippo in occasione delle nozze.

1999: Il 19 giugno si celebrano le nozze di Edoardo e Sofia, gli unici due che non daranno mai un pensiero alla regina, tanto che sono ancora sposati, non sono mai stati al centro di nessuno scandalo… Direi che tutti gli altri hanno qualcosa da imparare! La tiara è la Anthemion.

Gli altri matrimoni reali sono quelli di William e Catherine:

Harry e Meghan (e sì, nel libro si parla anche della questione abito di Charlotte, pianti e liti tra cognate, ecc):

Ma personalmente ho adorato anche quelli di Eugenia e Beatrice.

Eugenia ha indossato un abito di Peter Pilotto con una profonda scollatura sulla schiena, fatta apposta perché si vedesse la cicatrice dell’intervento che ha subito per correggere la scoliosi.

Anche di questo matrimonio si parla in Spare… E qui mi permetto di dire che Meghan e Harry sono stati due cafoni. Era FINALMENTE il giorno di Eugenia e Jack, c’era davvero bisogno di annunciare la gravidanza in quell’occasione? Tra l’altro, è stata proprio Eugenia a presentare Meghan a Harry. Un minimo di carineria potevano anche dimostrarla. Harry dice che lo hanno fatto per battere sul tempo la stampa, dimenticandosi però che la stessa stampa è sempre stata crudele con Eugenia e Beatrice. Distogliere l’attenzione dagli sposi è davvero da persone piccole. Tutti e due, eh. Perché lei è arrivata con un cappotto strategicamente slacciato sulla pancia. Chi dimentica è complice!

Nel 2020 si è sposata anche Beatrice. Ha indossato un abito stupendo che apparteneva alla regina (disegnato da Hartnell anche questo), rimodernato (ma perché, mi chiedo) da Angela Kelly (e anche di lei si parla in Spare. Male, ovviamente) e da Stewart Parvin. Sul capo, la stessa tiara che la regina ha indossato al suo matrimonio. Chi è la nipote preferita, Harry? Dai!

Comunque, potremmo stare qui ore a parlare dei vari nipoti ecc, ma direi che ci possiamo fermare qui… E iniziare a parlare di Spare!

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Spare – La recensione

Il libro non è stato scritto da Harry. È stato scritto da John Joseph “J.R.” Moehringer, un giornalista e premio Pulitzer. Mi chiedo quanto alta sia la rata del suo mutuo perché credo che scrivere Spare abbia richiesto una buona dose di coraggio. O di pelo sullo stomaco.

Lo stile è inutilmente pomposo e prolisso, dettagliato fino alla nausea in certi passaggi, tipo nella descrizione delle missioni militari varie alle quali prende parte Harry… o nella descrizione del pene congelato del principe post visita al Polo Nord.

Giuro.

Pagine e pagine di descrizioni del Royal Pistolino.

via GIPHY

 

Trovo altresì interessante che uno che odia la stampa, come ribadito nelle oltre cinquecento pagine del libro, non abbia problemi a rilasciare interviste, ecc. Ci sta, eh, vuoi usarla a tuo vantaggio per una volta nella storia e va benissimo. Ma perché tirare in mezzo altre persone?

Perché raccontare, per esempio, degli strepiti a Palazzo quando Carlo e Camilla hanno dovuto rinviare il matrimonio? A che pro sfotterli in questo modo? Indipendentemente dall’accettare o meno la relazione del padre con un’altra donna, mi pare un po’ meschino, soprattutto perché aspettavano di sposarsi dagli anni ’70. Senza contare il melodramma inutile del “mio padre si sposa, lo perderò”, replicato nella stessa maniera quando si è sposato William (anzi, Willy. Sembra un soprannome affettuoso, in realtà è voglia di sminuire il futuro re d’Inghilterra, quello che trama vendette [cit.]).

Willy che ha sposato la ragazzetta attenta ai vestiti e alla moda, mentre tu ti vesti come ti capita (tranne quando c’è da vestirsi da nazisti. Lì lo scegli, perfino. Ma la colpa è sempre di W&K).

©gifer

Non entro nel merito di torti e ragioni sulle questioni più “tecniche”, non sono nella posizione di dare ragione a una fazione o all’altra, ma ci sono alcune cose che voglio precisare:

  • Tu, super militare con addestramento alla Rambo, non sai usare un telefono satellitare? Davvero?
  • Ti voglio davvero vedere correre a caso per il Delta dell’Okavango e sopravvivere per raccontarlo. Forse puoi prendere in giro chi non ci è mai stato, ma qui caschi MALISSIMO.
  • Le orche ASSASSINE. In Scozia. A riva… Davvero parte seconda.
  • Il feto seppellito a mani nude sotto al ficus, cosa smentita perché è assolutamente illegale. Non puoi fare quello che vuoi con un cadavere! Ma veramente qualcuno ci crede?
  • Il matrimonio segreto in giardino, smentito perché è un’assurdità. Tra l’altro non collimano le tempistiche nemmeno in Spare. Almeno rileggi quello che detti al povero Moehringer.
  • La “riserva” usata come pezzo di ricambio per William. Esiste la Unos. E non è detto che due fratelli abbiano lo stesso gruppo sanguigno… Mi pare decisamente tirata per i capelli. E complimentoni a Diana per aver raccontato a un bambino della frase brutta di Carlo (e sì, il suo dovere in quanto erede al trono era dare almeno un altro futuro erede. Che piaccia o meno, è così che funziona la monarchia) senza contestualizzarla. Perché non era riferita ai ragazzi, ma al loro rapporto personale.
  • A proposito… Il body shaming sulla calvizie di William? Parliamone…
©gifer
  • Il Royal Pistolino. Sì, lo so, ma merita un’altra menzione. Davvero c’era bisogno di raccontarlo al mondo? Davvero davvero?
  • L’esaltazione della guerra è disturbante. In più, il supergenio rende riconoscibili i suoi commilitoni, vantandosi di aver ucciso 25 talebani. Ma prego, fai pure, per una tua vendetta personale, lecita o meno che sia, metti in pericolo altre persone?
  • L’HIV impiega anni a ucciderti se non trattato. Anni. Non è ebola. Quindi, se permettete, non credo alla narrazione degli orfani che si aggirano spaesati in cerca dei genitori come dopo un bombardamento. Sicuramente è una piaga e sicuramente bisogna intervenire con aiuti, educazione e terapie, ma la situazione è già abbastanza drammatica di per sé senza metterci carichi inutili (e anche un pelo di white whashing).
  • La narrazione secondo cui lui è stupito dal lusso in casa del fratello quando lui e Meghan hanno solo mobili Ikea. Ahahahah! Ma ti prego! Sei cresciuto tra castelli e palazzi. Suvvia! E le foto delle vostre case le abbiamo viste tutti.

Sulla lotta tra uffici stampa non entro nel merito, potrebbe essere tutto vero come tutto falso. Di fatto, è vero che i paparazzi hanno reso la vita impossibile a tutti e dovrebbero esserci sul serio dei limiti. Perché sono una royal addicted da sempre e mi ricordo quando hanno infilato LETTERALMENTE la macchina fotografica sotto la gonna di Kate, quando la chiamavano Waity Katie e la seguivano ovunque. Non faccio quindi fatica a credere che abbiano reso un inferno la vita di tutti, Harry e Meghan compresi. Certo che se ti fai di cocaina e poi dai la colpa a Camilla perché non ti difendono quando ti beccano… un minimo di coerenza! A meno che non sia stata Camilla in persona a comprarti la droga o a cacciartela nel naso, la responsabilità è solo tua, caro Harry…

Trovo che sparare delle fanfaronate non sia d’aiuto alla causa che cerca di perorare il principe in Spare, la sua lotta contro la cattiva stampa, contro i giornali spazzatura che si inventano le notizie. Perché ce ne sono a decine di cose oggettivamente sbagliate che svalutano l’effettivo peso che la presenza costante di giornalisti e paparazzi senza scrupoli ha, e ha avuto, nella vita di tutti i membri della royal family. Ribadisco, nonostante ciò che afferma Harry in Spare, anche per gli altri non è stato un carnevale di Rio. Il tampax gate io me lo ricordo BENISSIMO.

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Un altro esempio?

Il 15 settembre 1997 compii tredici anni. Una tradizione di lunga data di Ludgrove prevedeva una torta e un sorbetto, e mi fecero scegliere due gusti.
Presi il ribes nero.
E il mango.
I preferiti di mamma.
A Ludgrove i compleanni erano sempre celebrati in grande perché tutti i ragazzi, e molti degli insegnanti, avevano una passione per i dolci. Spesso c’erano aspre discussioni su chi doveva sedere accanto al festeggiato, in modo da assicurarsi la prima fetta, la più grossa. Non ricordo chi si accomodò accanto a me.
«Esprimi un desiderio, Harry!»
“Volete un desiderio? Bene, vorrei che mia madre fosse…” Poi dal nulla…
Zia Sarah?
Teneva in mano una scatola. «Aprila, Harry.»
Strappai la carta e il nastro e sbirciai dentro.
«Che cosa…?»
«Mamma lo aveva preso per te poco prima…»
«Vuoi dire a Parigi?»
«Sì, a Parigi.»
Era una Xbox. Ero felice, amavo i videogiochi.

Peccato per un piiiiiccolo trascurabile dettaglio:

Xbox è una console per videogiochi prodotta da Microsoft. Appartenente alla sesta generazione, viene messa in vendita al 15 novembre 2001 in America del Nord, il 22 febbraio 2002 in Giappone e il 14 marzo in Europa e Australia.
[Wikipedia – Xbox]

Com’è possibile quindi che Diana l’abbia comprata anni prima che venisse non solo messa in vendita, ma addirittura pensata?

©gifer

Nel complesso, per quanto possa essere scorrevole il libro (540 pagine in due giorni scarsi), mi pare tutto molto autoindulgente, molto vittimistico e anche molto infantile. Rinfacciare liti avute da bambini è già ridicolo quando superi i quindici anni, figuriamoci quasi a quaranta! Emerge un Harry che non ha ancora metabolizzato la morte tragica della madre e che avrebbe bisogno di un aiuto professionale (e anche piuttosto in fretta). Sicuramente ci sono stati errori da tutte le parti, ma mi permetto di fare un’ultima considerazione: se nessuno intorno a te ti sopporta, non è arrivato il momento di farsi qualche domanda? Com’è possibile che sia tutto un complottone ai tuoi danni?

Ve lo consiglio? Certo che sì! Nonostante sia quello che è, quattro risate me le sono fatte (sì, soprattutto con il royal pistolino!) e tutto ciò che regala risate è il benvenuto. E adesso vado a leggere “Come uccidere la tua famiglia”, in attesa del prossimo libro… Oh sì, perché mister “voglio solo essere lasciato in pace” ha firmato per altri tre libri. Spero che uno si intitoli Royal Pistolino – The True Story.

Avete letto Spare? Vi aspetto per commentarlo!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.
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Bibliografia

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

2 Risposte a “Matrimoni reali… e recensione di Spare – Principe Harry”

  1. Il vestito più bello è quello di Sofia. E basta!!!
    Spero che scriva o detti altri 30000 libri per leggere le tue recensioni.
    Moehringer é quello di Open…non c è mutuo che tenga,non si doveva prestare a scrivere questa cosa qui che descrivi
    Harry per 6 giorni in miniera…vedrai che supererà tutti i traumi

     
    1. Tra l’altro, è quello che secondo me ne esce peggio. Ci sono scene in cui si dipinge come un superuomo e che sono sinceramente ridicole.
      Quello che mi lascia perplessa è che non ci sia stato un controllo delle informazioni, come la faccenda della Xbox. Scivoloni del genere svalutano ogni buona intenzione, senza contare il lato psicologico… So benissimo che la morte di un genitore ti cambia profondamente. Lo so eccome. Sono cambiata anche io quando è morto mio papà e non avevo 12 anni e non sono stata sbattuta su tutte le tv del mondo… però non può essere la sola cosa che ti identifica, perché altrimenti c’è un problema. Ed è anche grosso.
      In più… parla dell’aborto di Meghan liquidando la storia in mezza pagina. Perdere un figlio segna. Segna non solo la madre, ma la coppia intera. È un dolore devastante, inimmaginabile. Eppure ha dato più spazio alla sua cameretta a Balmoral e al risentimento verso la camera più grande di William. Mi viene da dire anche povera Meghan…

       

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