Il club delle lettrici compulsive

Anatomy – Una storia d’amore – Dana Schwartz

Anatomy. Una storia d'amore Book Cover Anatomy. Una storia d'amore
Dana Schwartz
Storico - Fantasy
Oscar Vault Mondadori
2023
Digitale - Cartaceo
360
Fornito dalla Casa Editrice
Maura Dalai

Quando Hazel si imbatte in Jack fuori dalla Società reale degli anatomisti di Edimburgo non ne rimane particolarmente colpita. Nel momento in cui però le viene proibito di frequentare i corsi del celebre dottor Beecham in quanto donna, capisce che il suo nuovo amico potrebbe tornarle molto utile. Perché con Beecham la ragazza ha stretto un patto: se riuscirà a superare l'esame di abilitazione studiando per proprio conto, potrà proseguire la carriera medica. Ma senza poter seguire le lezioni ufficiali, a Hazel non basta prepararsi sui libri: deve esaminare cadaveri. E, scherzo del destino, ha appena conosciuto qualcuno che si guadagna da vivere trafugandoli. Ma pure Jack ha i suoi problemi: loschi individui si aggirano per i cimiteri, i suoi amici scompaiono in circostanze misteriose, e la terribile peste romana, che già due anni prima aveva ucciso migliaia di persone, sembra essere tornata. E nessuno vuole occuparsene. Tranne Hazel. Ora i due dovranno unire le forze per scoprire gli oscuri segreti nascosti non solo in quelle tombe senza nome, ma nel cuore stesso della buona società di Edimburgo.

Oggi partecipiamo al review party di Anatomy, un libro di Dana Schwartz pubblicato in Italia da Oscar Vault Mondadori. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

anatomy

La Schwartz è una Maniscalco che ci ha creduto di più. Diciamo le cose come stanno. 

Avevo altissime aspettative per questo libro perché seguo su Instagram Reese Whiterspoon e il suo club di lettura e questo è uno dei libri che la premio Oscar ha letto insieme agli altri partecipanti. È la prima volta che mi capita in mano la traduzione di uno dei libri consigliati dal Club e quindi ho accettato con gioia, visto l’entusiasmo dei commenti.

Ecco… Meh.

Nel senso… Sicuramente c’è tantissima ricerca dietro la stesura di questo libro, ma era necessario farcela leggere tutta? 

Andiamo con ordine.

Prima metà del 1800, Edimburgo. La protagonista, Hazel Sinnett, è una giovane nobildonna, promessa sposa al cugino visconte. Vive nella magione di famiglia insieme al fratellino e alla madre, perennemente in lutto per la morte del figlio maggiore e sempre preoccupatissima per la salute del figlio minore. È una donna segnata, traumatizzata e molto sola, perché il marito, capitano di Marina, è di stanza a Sant’Elena a vigilare sull’esilio di Napoleone Bonaparte. La situazione porta la madre a non vigilare sulla figlia che, quindi, godendo di una libertà inusuale per l’epoca, ha sviluppato una passione per la Medicina, tanto che la giovanissima Hazel ha tutte le intenzioni di diventare medico, nonostante abbia una posizione sociale invidiabile e un matrimonio quasi assicurato.

Come abbiamo già detto in diverse occasioni, le donne in epoca vittoriana non potevano lavorare, il loro unico scopo nella vita era sposarsi “il meglio possibile” per avere un supporto economico dal marito, non potevano possedere denaro loro, non ereditavano titoli, soldi o proprietà… una vera festa, no? Ecco quindi che un personaggio come Hazel rompe gli schemi della società, arrivando a travestirsi pur di riuscire a seguire il corso di Chirurgia che si tiene nella città vecchia, la zona più centrale di Edimburgo, quella caratterizzata dai close, (Vi ricordate? Ne abbiamo parlato qui), dalla sporcizia, dalla miseria… La peste ha colpito e segnato la città e sembra che sia in atto una recrudescenza della malattia.

La storia è raccontata da due punti di vista: quello di Hazel, che si deve destreggiare tra lo studio e la crinolina, e quello di Jack Currier, un giovane che vive di espedienti di vario genere, tra i quali c’è anche trafugare cadaveri appena sepolti per venderli agli anatomisti. Eh, ragazzi, non erano mica tempi facili! 

Jack, nei suoi giri in città, si imbatte in Hazel… e non vi dico altro! 

Era tutto inutile, insensato, stupido. Umiliante. Era stata così fiera di sé per aver riprodotto l’esperimento di Galvini che Bernard le aveva descritto, una mera replica di un misero giochetto di prestigio. Non vi era nulla di innovativo, non era utile a nessuno. Non aveva dato nessun contributo al mondo. Aveva fatto ballare una rana per il suo divertimento. Ma la rana ballerina era stata lei fin dall’inizio. “Signore e signori, accorrete! Non perdetevi la nostra nuova attrazione: una donna che si diletta a leggere di sangue e budella! Pagate due penny ed entrate, farà anche finta di voler diventare un chirurgo! Non preoccupatevi se si sporcherà di bile la sottana, uno dei suoi domestici la ripulirà per lei! O suo padre gliene comprerà una nuova! Un altro mezzo penny e la vedrete con una giacca da uomo!”

I personaggi non sono affatto male. Mi è piaciuta da matti Hazel. L’ho trovata realistica e ben caratterizzata. Non è superficiale, non è una supereroina, non ha paura di sporcarsi le mani e per emergere non sminuisce le altre donne (come una certa Audrey Rose… ehm…).

È una donna in lotta con le rigide regole che impone la società, che si sente prigioniera e limitata (perfino nei sentimenti perché, diciamolo, un matrimonio combinato con un cugino bacchettone non è proprio il massimo del romanticismo), che vorrebbe potersi prendere lo spazio di cui ha bisogno e al quale ha diritto, ma che rischia, invece, di diventare lo zimbello della città se non peggio (vi ricordo anche la simpatica usanza di rinchiudere le donne “problematiche” nei manicomi). Ci sono alcuni passaggi in cui mi si è stretto il cuore perché l’autrice è riuscita a rendere perfettamente la frustrazione di Hazel. 

Anche Jack è un personaggio carino. È un uomo dalla mentalità aperta, che non minimizza ciò che Hazel sente o ciò che fa. Crede ciecamente nelle capacità della donna che, nel bene e nel male, si ritrova ad avere accanto. Non ha nemmeno problemi ad ammettere i propri limiti e in un mondo pieno di “tromboni sussiegosi” è una gran bella differenza! 

Anche i personaggi secondari sono tutti da scoprire, nonostante siano un po’ dei cliché.

Ambientazione top. Dai, lo sapete: tutto quello che è ambientato in Scozia è cosa buona e giusta sempre.

Come dicevo in apertura, c’è una ricerca pazzesca dietro la stesura di Anatomy e capisco che, una volta accumulate certe informazioni, possa sembrare un peccato non inserirle… ma anche meno, Dana. Anche meno. Più che altro perché ci sono dei momenti in cui il libro sembra un saggio storico (interessantissimo, per carità, ma non sono qui per questo in questo preciso momento) e la trama non evolve. Resta ferma lì dov’è, con qualche guizzo ogni tanto… 

Fino al 75% della lettura mi sono chiesta se sarebbe mai successo qualcosa perché le premesse c’erano tutte, a partire dal medico ambiguo con un occhio solo, agli uomini che si aggirano per i cimiteri come fantasmi, alle strane sparizioni di alcuni amici di Jack… peccato che sia tutto un po’ troppo diluito. Perché poi ne capitano di cose, eh! Così tante e così in fretta da far girare la testa!

C’è una minuscola componente fantasy che ho trovato francamente molto strana… un po’ “paracula”, se mi si passa il termine. Serviva davvero?

Insomma, secondo me Anatomy è carino, è senza dubbio interessante, ma si poteva impostare diversamente. Quello che è certo è che Dana Schwartz ha una scrittura scorrevole (e per fortuna, direi!) e che mi piacerebbe leggere altri suoi libri. Ve lo consiglio? Mmm, sì, ma non aspettatevi avventure al cardiopalma. 

Avete letto Anatomy? Vi aspetto per commentarlo!

Vuoi comprare Anatomy su Amazon? Clicca qui per la versione cartacea. 
Clicca qui per la versione digitale.

Resta connessə. Segui la nostra pagina Facebook e il nostro profilo Instagram, in modo da non perderti nemmeno una novità.

NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.
Il blog è affiliato ad Amazon. Cliccando sul link di acquisto ci aiuterai a mantenere attivo il blog senza pubblicità. Il prezzo per te non cambierà.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.