Il club delle lettrici compulsive

Brave ragazze, cattivo sangue – Holly Jackson

Brave ragazze, cattivo sangue Book Cover Brave ragazze, cattivo sangue
Come uccidono le brave ragazze #2
Holly Jackson
Giallo, young adult
Rizzoli
2022
Digitale - Cartaceo
540
Acquisto personale
Paolo Maria Bonora

Pippa Fitz-Amobi è reduce dalle avventure che l’hanno portata alla risoluzione del cold case della morte di Andie Bell. L’indagine è ora raccontata per filo e per segno in un podcast, che sviscera tutti i particolari dell’indagine. Pippa, segnata dagli eventi dell’anno precedente, afferma a gran voce che dopo la scorsa esperienza ha chiuso con il voler fare la detective. Ma improvvisamente il fratello del suo amico Connor sparisce. La polizia non vuole fare nulla a riguardo, e Pippa si ritrova immersa in una nuova indagine, che mai avrebbe immaginato potesse portare a galla segreti tanto loschi. E questa volta, tutti sono in ascolto. Ma riuscirà a trovarlo prima che sia troppo tardi?

Oggi parliamo di Brave ragazze, cattivo sangue, un libro scritto da Holly Jackson pubblicato in Italia da Rizzoli.

Lo scorso anno avevo amato alla follia Come uccidono le brave ragazze. Ecco, questo è il suo seguito. Mi è piaciuto. Ve lo dico subito senza troppi giri di parole, così se volete regalarlo (o regalarvelo) a Natale potete già procedere.

brave ragazze

Attenzione! Questo è il secondo volume di una serie. Non ci saranno spoiler su Brave ragazze, cattivo sangue, ma ci saranno dei riferimenti al libro precedente. Se non siete in pari con la lettura, procedete con cautela.

Pensi di saper riconoscere un assassino.
Che le sue bugie abbiano una trama diversa; un qualche scarto a malapena percepibile. Una voce che si fa più dura, più brusca e irregolare mentre la verità scivola via, sotto margini frastagliati. Lo pensi, no? Tutti pensano che saprebbero riconoscerlo, se ce ne fosse bisogno.

Ritroviamo Pip, che ora sta ufficialmente insieme a Ravi, alle prese con il processo per stupro contro Max Hastings. Ha deciso, vista anche la quantità di fake news e di persone che non sono persuase dell’innocenza di Sal, di postare un podcast online. Vi ricordate? Sal era stato accusato della sparizione/omicidio di Andie Bell e poi, sempre secondo l’opinione pubblica – e la polizia – si era suicidato perché incapace di reggere il peso delle accuse, del senso di colpa, ecc. L’indagine di Pip aveva invece scoperchiato il vaso di Pandora, facendo emergere la verità, cattiva e brutale. 

Tanto per dirvelo, il podcast si chiama Come uccidono le brave ragazze. Ho adorato questo dettaglio!

Comunque, Pip e Ravi cercano di tornare alla normalità, anche se non è facile. Intanto è in corso il processo ed è doloroso per tutti. Quelli per stupro, poi, sono anche particolarmente odiosi perché si cerca sempre di far ricadere la colpa sulla vittima e il processo Hastings non fa differenza. Ravi e Pip raccontano tutto nel podcast, ottenendo un discreto successo. Il true crime attira pubblico, soprattutto se è l’investigatrice che ha risolto il caso a parlare. 

Pip però è certa di non voler ripetere mai più l’esperienza. È stata segnata in un sacco di modi, dai pericoli che ha corso lei stessa fino ad arrivare alla morte del suo adorato cane. 

Quindi, quando il suo amico Connor si presenta a casa sua per chiedere il suo aiuto, lei è decisa a dirgli no. Il fratello maggiore di Connor è scomparso e la polizia non ha intenzione di intervenire: Jamie ha 24 anni, è suo diritto andarsene senza avvisare nessuno.

Ma Connor e la madre hanno una brutta sensazione e quindi Pip decide di sfruttare il podcast per chiedere aiuto.

Manca un po’ la sorpresa della novità, in Brave ragazze, cattivo sangue, ma la storia costruita da Holly Jackson regge bene il confronto.

Questo secondo libro mi è sembrato molto più incentrato sui traumi che Pip sta cercando di elaborare, cosa che rende realistico il personaggio. Pip ha appena 18 anni e nessuno può passare indenne attraverso ciò che ha dovuto affrontare.

Ecco quindi i sensi di colpa, la frustrazione, l’ansia di dover fare qualcosa e anche il peso della responsabilità. Perché Pip si sente in dovere di trovare Jamie. Per Ravi è più o meno la stessa cosa perché è una sorta di seconda possibilità. 

«Ma non capisco» disse la mamma, anche se capiva benissimo. Un’altra delle sue tattiche. «Avevi chiuso con tutto questo. Dopo tutto quello che hai passato l’ultima volta. Il pericolo nel quale ti sei cacciata.»
«Lo so…» cominciò Pip, ma la madre la interruppe.
«Sei finita in ospedale, Pippa, per overdose. Ti hanno dovuto fare una lavanda gastrica. Sei stata minacciata da un assassino giudicato colpevole.» Questo era l’unico modo in cui la madre di Pip si riferisse a Elliot Ward, ormai. Non riusciva a utilizzare la parola per definire ciò che era stato in realtà: un amico. Era troppo. «E Barney…»
«Mamma, lo so» disse Pip alzando la voce, che le si spezzò mentre cercava di controllarla. «So tutte le cose terribili che sono successe l’anno scorso a causa mia, non ho bisogno dei tuoi promemoria costanti. Lo so, va bene? So di essere stata egoista, so di essere stata ossessionata, so di essere stata irresponsabile, e se vi dicessi che mi dispiace ogni giorno comunque non basterebbe, ok?» Pip lo sentiva, il vuoto allo stomaco che si agitava, che si apriva per inghiottirla intera. «Mi dispiace. Mi sento continuamente in colpa, perciò non serve che me lo diciate anche voi. Sono io l’esperta dei miei stessi errori, lo capisco.»

Pip sfrutta la sua “fama” online per trovare informazioni sugli ultimi movimenti di Jamie. Quello che non ha tenuto in considerazione, nonostante abbia avvertito la famiglia del ragazzo scomparso, è che internet può essere un posto tremendo, dove gli haters non si fanno scrupoli a lanciare messaggi d’odio… 

È molto attuale da questo punto di vista… e quindi adesso è il momento pippone. Siete felici? Bene.

Come regola generale, se non avete nulla di carino da dire, non ditelo. Per quanto possa sembrarvi importante, la vostra opinione potrebbe anche non interessare a nessuno, soprattutto se è volta a ferire chi leggerà il commento. Questo non vuol dire che non potete esprimervi, eh. Solo, fate attenzione e mettetevi sempre nei panni di chi vi leggerà. Un atteggiamento forcaiolo, i processi mediatici, la condivisione di fake news e simili non aiutano. Mai.

Fine pippone. Dai, ve la siete cavata con poco!

Lo stile di Holly Jackson è sempre scorrevole e ho divorato questo libro in un paio di giorni (sciocco lavoro! Sempre in mezzo!). 

Uno dei temi su cui si basa il romanzo è la possibilità di avere una seconda chance. Tutti ne meritano una? È giusto dare l’occasione di essere migliore, dimostrando di aver capito gli errori del passato? 

Ritroviamo anche i vecchi personaggi, anche loro alle prese con gli strascichi dell’omicidio di Sal e Andie. Cara e Naomi mi hanno fatto stringere il cuore, davvero!

«È vero. Dovresti prendere in considerazione il gioco d’azzardo» disse Cara.
«Non posso, mia madre è già abbastanza preoccupata dalla mia “personalità ossessiva”.»
«Di sicuro il casino che siamo io e Naomi aiuta a normalizzarti.»
«A quanto pare non abbastanza» rispose Pip. «Se poteste sforzarvi un po’ di più sarebbe magnifico.»
Era così che Cara aveva affrontato gli ultimi sei mesi: la sua nuova normalità. Nascondendosi dietro le battute e le freddure che facevano imbarazzare e ammutolire gli altri. La maggior parte della gente non sa reagire quando qualcuno scherza sul fatto che il proprio padre ha ucciso una persona e ne ha rapita un’altra. Ma Pip sapeva perfettamente come reagire: anche lei si acquattava e si nascondeva dietro le battute, così Cara aveva sempre qualcuno accanto a sé.
Era così che la aiutava.

Per fortuna, possono contare su Pip, che è un’amica sincera e leale, altra cosa da non dare mai per scontata!

A volte siamo portati a pensare che gli amici che abbiamo resteranno con noi per sempre, che nulla potrà dividerci… beh, non funziona proprio così… e anche questo tema compare nel libro. La Jackson non ci va giù leggera, per quanto sia sempre delicata quando tocca gli argomenti più complessi e spinosi.

C’è un altro argomento super attuale di cui, però, non vi posso parlare apertamente perché è uno spoiler gigante e gli spoiler in un giallo sono il male! 

Ho comprato il cartaceo perché come si fa a non averlo? Sono così carini vicini… in più, e in realtà è il motivo principale per cui l’ho preso cartaceo, sapevo che sarebbe stato particolare, con foto, chat e file vari, e ho fatto proprio bene perché c’è una cura pazzesca dei dettagli e queste cose mi piacciono sempre un sacco! 

Comunque, se vi è piaciuto Come uccidono le brave ragazze, non fatevi scappare Brave ragazze, cattivo sangue, un degno seguito che, però, non chiude del tutto le linee narrative. Ehhhh! Resta qualcosa (che non vi dico) in sospeso perché Holly Jackson ha scritto un terzo volume. Il titolo è As good as dead. Non ci resta che aspettare! Rizzoli, non lasciarci appese per un altro anno e mezzo!

Avete letto Brave ragazze, cattivo sangue? Vi aspetto per commentarlo!

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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