Il club delle lettrici compulsive

Chocolat – Joanne Harris

Chocolat Book Cover Chocolat
Chocolat #1
Joanne Harris
Narrativa
Garzanti
24 maggio 2002
Digitale - Cartaceo
338
Laura Grandi

A Lansquenet, quieto villaggio al centro della Francia, la vita scorre placida. Un po' troppo placida: è una comunità chiusa, dove sono rimasti soprattutto anziani contadini e artigiani, dominata con rude benevolenza dal giovane curato Francis Reynaud. È martedì grasso - una tradizione pagana avversata dalla chiesa - quando nel villaggio arrivano Vianne Rocher e la sua giovane figlia Anouk. La donna è assai simpatica e originale, sexy e misteriosa, forse è remissaria di potenze superiori (o magari inferiori). Vianne rileva una vecchia pasticceria, ribattezzata "La Celeste Praline", che ben presto diviene - agli occhi del curato - un elemento di disordine. Anche perché Vianne non frequenta la chiesa ma inizia ad aiutare a modo suo chi si trova in difficoltà: il solitario maestro in pensione Guillaume, l'adolescente ribelle Jeannot, la cleptomane Josephine, l'eccentrica Armande. Ben presto il tranquillo villaggio diventa più disordinato, ribelle e soprattutto felice. E lo scontro tra Benpensanti e Golosi, tra le delizie terrestri offerte da Vianne e quelle celesti promesse da padre Reynaud, tra Carnevale e Quaresima, diventa inevitabile.

Oggi vi parlo di Chocolat, il famosissimo libro di Joanne Harris pubblicato in Italia da Garzanti, da cui è stato tratto il film con Juliette Binoche e Johnny Depp.
Il libro fa parte di una serie che è così composta:

  • Chocolat
  • Le scarpe rosse
  • Il giardino delle pesche e delle rose
  • La ladra di fragole

Ma ora veniamo al libro.

L’ho ricevuto tramite l’iniziativa su Facebook “Libri viaggianti”. Se non ricordate, i libri viaggianti sono quei libri che passano da lettore a lettore (tutti quelli che aderiscono all’iniziativa, ovviamente) e che rimangono nelle mani di ogni lettore per tre mesi. Terminato il periodo di giacenza il libro deve ripartire, fino a tornare al legittimo proprietario, arricchito però di un quadernino, in cui ognuno racconta un po’ di sé e dice cosa pensa del libro, e da una serie di regalini, tisane, segnalibri e chi più ne ha più ne metta, donati da tutti i partecipanti. 

Chocolat è arrivato da me come libro viaggiante. Ne avevo sentito parlare tantissime volte, avevo sentito parlare del film che ne hanno tratto, che però non ho ancora visto… Gravissimo da parte mia, visto che vi recita uno degli attori che adoro di più in assoluto, Johnny Deep! E ora, dopo aver letto il libro, devo assolutamente recuperare! 

Vianne e Anouk, mamma e figlia, arrivano al paesino di Lansquenet nel giorno del martedì grasso. Sono diverse dagli abitanti del villaggio, sono piene di vita e lo dimostrano sia nell’abbigliamento sia nei comportamenti. Vianne è una cioccolataia, e apre una cioccolateria e pasticceria in questo triste paese, portando una ventata di allegria e dolcezza. Molti degli abitanti vengono attratti dagli odori e dai colori del negozio e diventano amici di Vianne, ma alcuni la considerano un pericolo, la temono e la osteggiano. Tra questi, il giovane parroco che conosciamo attraverso i dialoghi tra lui e il vecchio parroco che lo ha preceduto, e che giace in coma in un letto d’ospedale. A lui, il Curé Reynaud racconta i suoi timori, i suoi sacrifici per combattere la tentazione, il suo disprezzo per Vianne, che gli appare come una tentatrice, con i suoi dolci e il suo cioccolato, con i suoi colori e i suoi odori.

Intorno ai due antagonisti, girano frotte di personaggi. C’è Armande, un’anziana ancora piena di vita, la prima a offrire amicizia a Vianne, perché sempre al di là delle convenzioni, che regnano sovrane a Lanquenet e a cui tutti gli abitanti devono conformarsi. C’è Josephine, moglie sottomessa, che ruba per sentirsi viva, ma che dimostrerà la sua forza e la sua risolutezza. Poi c’è Guillaume, un anziano signore che soffre perché il suo unico amico, il suo cane, è in fin di vita. E infine c’è lui, Roux, un uomo del fiume, bello e fiero, forte e coraggioso, anche lui un estraneo, uno straniero, che viene visto con gran sospetto e per questo scacciato e detestato da tutti, ma non da Vianne e soprattutto non da Armande, che lo accoglierà come uno di famiglia. 

Il romanzo è dolcissimo, come la cioccolata che fa da sottofondo. Rappresenta la continua contrapposizione tra il bene, o presunto tale, e il male, o presunto tale, dipendendo tutto dai punti di vista. Chocolat è un romanzo delicato, che leggiamo attraverso due punti di vista, quello di Vianne, dolce, leggero, etereo quasi, e quello di Curè Reynaud, duro, cupo, quasi cattivo. Lei, che ha viaggiato, che ha avuto una vita da nomade, da eterna straniera, con una mamma insicura e piena di paura di perderla, dell’uomo nero che potrebbe portargliela via, per cui la costringe a continue peregrinazioni da un paese all’altro. Ma Vianne riesce a costruirsi una personalità forte che incanta chiunque le stia accanto. Ama teneramente la figlia Anouk, che ha però bisogno di amici e di un posto stabile dove stare.

Anche l’ambientazione è meravigliosa. Lansquenet-sur-Tannes è un piccolo villaggio della Borgogna, una zona della Francia che, come tutto il resto del Paese, ha sempre suscitato in me curiosità. Giuro che prima o poi andrò e visiterò le zone in cui è stato ambientato il libro, prima, e il film, dopo. Le descrizioni che ne fa l’autrice hanno contribuito a farmene innamorare ancor di più. 

Ma il personaggio che più ho amato è stato Roux, e non solo perché nel film è stato interpretato da Johnny Depp. Roux, il rosso, è uno zingaro, è un nomade, un indomito, che ha un carattere forte e orgoglioso ma che sa dare tanto amore e amicizia. Il suo legame con Armande è tenerissimo, quasi tra madre e figlio, lui che la controlla da lontano e lei che è l’unica che gli dà la possibilità di un lavoro per poter rimanere nel villaggio.

Anche gli altri personaggi sono resi benissimo, proprio a cominciare da Armande, che ho ammirato tantissimo nel suo modo di opporsi al pensiero bigotto e austero che regna nel paese, con il suo modo di essere sempre contro, sempre in lotta, ma con allegria e spensieratezza. E quanto è dolce Guillaume, che è attaccato in maniera profonda al suo cagnolino. Soffre immensamente per lui e lo dimostra non staccandosi mai dal suo guinzaglio.

Chocolat è un romanzo bellissimo, intenso, che ho letto in fretta e voracemente. Mi ha fatto sognare, mi ha fatto intenerire, arrabbiare, ma anche sorridere. So che esiste un seguito, che ovviamente leggerò! Anzi quasi quasi corro a procurarmelo, sperando che sia altrettanto bello e intenso come questo.

Curiosità: Chocolat, prima di arrivare alla pubblicazione (e al successo planetario, aggiungerei), ha ricevuto un sacco di lettere di rifiuto. Ne abbiamo parlato qui.

Avete letto Chocolat? Lasciatemi un commento!

Resta connesso. Segui la nostra pagina Facebook e iscriviti alla newsletter, in modo da non perderti nemmeno una novità.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.