Il club delle lettrici compulsive

I segreti degli elfi – Silvia Cortese

I segreti degli elfi Book Cover I segreti degli elfi
Kalìa Estrel #3
Silvia Cortese
Fantasy
Genesis Publishing
2023
Digitale - Cartaceo
378
Fornito dalla Casa Editrice

Per sfuggire al califfo, Kalìa si è inoltrata nelle Terre di Nessuno, un territorio sconosciuto che la metterà costantemente alla prova. I suoi compagni non hanno modo di raggiungerla e lei non può tornare indietro. Per Alcan è un duro colpo sapere che non la rivedrà, a meno che non decida di seguirla, sfidando la sorte. Intanto Lorelith, nel suo delirio di onnipotenza, ha architettato un nuovo piano per ottenere l’immortalità. La sua ombra si espande ormai su tutte le Cinque Terre e lui è all’apice del suo potere. Ad ostacolarlo c’è sempre la Setta degli Immortali che, anche senza Kalìa, dovrà portare avanti la sua missione.
Un’antica profezia elfica sembra gettare luce sul destino della Predestinata, mentre una più recente su quello delle Cinque Terre. Per Kalìa far sì che si avverino sarà un corsa contro il tempo.
Tutto ora dipende da lei. Nel suo lungo viaggio si imbatterà in creature leggendarie e personaggi di cui non sospettava l’esistenza. La natura stessa che la circonda potrebbe favorirla o meno nel suo intento. Kalìa è disposta a tutto, anche a sacrificarsi, pur di salvare il suo mondo e sconfiggere il califfo.
Kalìa Estrel - I segreti degli elfi è il mirabolante volume conclusivo della saga epic fantasy che ha come protagonista una donna eccezionale, personaggi indimenticabili, una storia intrisa di coraggio e spunti di riflessione. Curiosi di conoscere l’epilogo di questa lotta senza esclusioni di colpi?

Oggi partecipiamo al review party di I segreti degli elfi, il terzo libro della trilogia Kalìa Estrel, scritto da Silvia Cortese e pubblicato da Genesis Publishing. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

Kalìa Estrel - i segreti degli elfi

Come vi ho già raccontato, avevo letto quasi un anno fa il primo romanzo della serie, Kalìa Estrel – La lotta dei predestinati, e non mi era dispiaciuto affatto. Complice, però, il passaggio di tanto tempo tra la lettura del primo romanzo e quella del secondo della serie (Il mistero delle pergamene), quest’ultimo non mi aveva coinvolto, avevo avuto parecchie difficoltà a seguire la storia, anche a causa della moltitudine di personaggi e per il fatto che la storia è frammentata in piccoli paragrafi che riguardano questo o quel personaggio. 

Mio malgrado, una volta che inizio una serie, la devo sempre leggere tutta, anche se non mi sta facendo impazzire, quindi, quando ho iniziato a leggere il terzo volume, ero piuttosto prevenuta. 

Invece, sarà che ricordavo perfettamente i nomi di tutti i personaggi, e sono tanti ve lo assicuro, sono riuscita abbastanza facilmente a seguire le fila dell’avventura. E sì, perché ancora una volta il romanzo si articola in tanti capitoli, ognuno diviso in più paragrafi dedicati a vari personaggi.

Allerta spoiler - KalìaEstrel - I segreti degli elfi

Attenzione, questo è il terzo volume di una trilogia e potrebbero esserci dei riferimenti agli altri libri della serie. Non ci saranno spoiler su questo volume.

Questa volta, la protagonista indiscussa è stata sicuramente la nostra eroina, Kalìa, con il suo antagonista cattivissimo, Lorelith, il califfo crudelissimo. 

Insieme a loro, troviamo tanti dei personaggi già conosciuti, Alcan, Zaira, Ghail, Ilien, e altri millemila, alcuni invece non compaiono più per vari motivi, ma sono stati sostituiti da nuovi, come Vaylan, Serafia, la centauro Tarìka con il compagno Dako, Nonna Taka, gli elfi Shink e Seledi. 

Una piccola digressione, tra tutti i nuovi personaggi ho adorato la nonna centauro Taka, come tutte le nonne dolce e possessiva, e soprattutto poco “obiettiva” nei confronti del nipote Valyan, ma cosa si può contestare a una nonna innamorata del proprio nipote?

A Kalìa quell’anziana centaura faceva simpatia, per l’enfasi che dava al suo tono di voce e il suo gesticolare. […] Era una vecchietta senz’altro  molto arzilla, che sapeva il fatto suo.

Separata dal gruppo dei Predestinati, Kalìa si trova nelle Terre Azzurre, dove conosce nuovi amici, centauri e elfi, e vive nuove avventure. 

«E poi sei arrivata tu, a mettere in discussione la perfezione di questo luogo e la saggezza degli elfi.»

Nel frattempo, nelle Cinque Terre accade di tutto, combattimenti, tradimenti, colpi di scena a non finire, con il califfo Lorelith sempre più crudele, che cerca l’immortalità e il potere su tutto il regno, ed è disponibile a ogni compromesso pur di ottenerlo. 

Penserete, quindi, che si tratti di un romanzo molto coinvolgente! In realtà non è proprio così, almeno per me. Ho trovato il romanzo un po’ piatto e forzato in alcuni passaggi, con dialoghi lunghi e prolissi, che potevano anche essere omessi, perché in questo modo non si va a far altro che ad appesantire la storia, già di per sé molto intricata e complicata da seguire. 

Inoltre ho riscontrato qualche ingenuità. Due tra tutte: 

Detto ciò, Ghail si diresse a grandi falcate verso l’uscita del laboratorio, rosso in viso e con gli occhi pallidi pieni di angoscia.

Ora… non riesco proprio a immaginarmi degli occhi pallidi, e voi?

Le ultime notizie sui giornali sono queste.

Il romanzo è ambientato in un mondo simil medievale, con cavalli, spade, draghi, elfi, goblin, ecc. Ecco, non riesco proprio a concepire la possibilità di avere a disposizione giornali, intesi nell’accezione moderna di quotidiani, anche perché più e più volte si parla di pergamene. L’autrice, probabilmente, è stata imprecisa, intendendo per giornali in realtà pergamene vergate a mano e non a mezzo stampa. Non vedo altra spiegazione. 

Inoltre, nei dialoghi ho riscontrato spesso delle frasi retoriche, frasi fatte, trasudanti pomposità, che annoiano il lettore (almeno per me è stato così), perché nulla aggiungono alla vicenda:

La strada più giusta da percorrere è anche quella più impervia e irta di ostacoli. O di barriere!

A volte i ricordi più belli sono anche quelli più dolorosi.

La storia in sé non è niente male, c’è tanta azione, tanti colpi di scena, tanta avventura e poco romance (e per me questo è un valore aggiunto, visto che non gradisco più di tanto le storie con sfondo rosa). La componente romantica c’è, ma non travalica mai l’avventura. 

Peccato le ingenuità di cui vi ho parlato e il dilungarsi troppo nei dialoghi e nelle descrizioni, che un po’ mi hanno stancato nella lettura, ma lo giustifico con l’età e l’inesperienza dell’autrice. Io credo che, se l’autrice continuerà a scrivere e a formarsi in tal senso, produrrà un romanzo privo di fronzoli e che possa sicuramente attrarre e coinvolgere anche i lettori più esigenti.

Avete letto I segreti degli elfi? Vi aspetto per commentarlo!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.
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