Solitaire - Senza Nuvole
Narrativa - Romanzo di formazione
Newton Compton
2015 - Riedizione rivisitata 2022
Digitale - Cartaceo
288
Fornito dalla Casa Editrice
Nicoletta Sereggi, Costanza Rodotà
Il mio nome è Tori Spring e mi piace dormire. L'anno scorso avevo degli amici. Prima che succedesse tutto quel casino con mio fratello, prima di dover affrontare la dura realtà dei miei voti e delle domande per l'iscrizione all'università e prima di rendermi conto che avrei dovuto iniziare a parlare con la gente... Il romanzo d'esordio di Alice Oseman dove per la prima volta appaiono Nick e Charlie, protagonisti della serie The Heartstopper, successo mondiale su Netflix.
Oggi partecipiamo al review party di Solitaire, scritto da Alice Oseman e pubblicato da Newton Compton. Prima di cominciare vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.
Di Alice Oseman ho letto i quattro volumi della serie Heartstopper (vi lascio le recensioni in chiusura) e li ho adorati per la dolcezza con la quale Oseman riesce a trattare determinati argomenti, complessi e spinosi per moltissimi altri autori.
Ecco, dimenticatevi immediatamente le atmosfere dei fumetti perché qui cambia musica. Ohhh, se cambia!
La protagonista del libro è Tori, Victoria Spring, la sorella di Charlie di Heartstopper per intenderci, e Solitaire è il suo primo libro… che però è anche un sequel di Heartstopper. Siete confusi? Ottimo!
So che, se resistessi per qualche pagina, probabilmente finirei per godermi la lettura, ma non lo faccio. Non leggo i romanzi perché so che niente di quello che c’è scritto è vero. Già, sono un’ipocrita. I film non sono reali eppure li adoro. Però i libri… sono diversi. Quando vedi un film, è come se fossi un osservatore dall’esterno. Con un libro… sei proprio lì. Ci stai dentro. Sei tu il personaggio principale.
Nick e Charlie dovevano essere solo dei personaggi secondari, ma poi ha pensato di scrivere un fumetto su di loro, sulla nascita della loro amicizia prima e amore dopo. Direi che ha fatto benissimo a farlo, ma non stupitevi se, leggendo Solitaire, troverete alcune differenze. Non ci sono discrepanze enormi, sono più sfumature che forse ho percepito solo io leggendo, però va anche detto che nei fumetti non siamo arrivati alla cosa di Charlie e quindi non sappiamo come effettivamente accadranno le cose. E ovviamente non sarò io a dirvi cos’è la cosa di Charlie! E adesso che ho scritto cosa un sacco di volte possiamo procedere.
Non desidero che le persone si preoccupino per me. Non c’è niente di cui preoccuparsi. Non desidero che le persone provino a capire perché sono come sono, perché devo prima capirlo io. E ancora non l’ho capito. Non desidero che le persone interferiscano. Non voglio che le persone si insinuino nella mia testa. Se è quello che fanno gli amici, non ne voglio.
È Tori in prima persona a raccontarci la storia.
Tori fa fatica. A fare tutto, fondamentalmente. Ad alzarsi, ad andare a scuola, ad avere rapporti civili con le persone, a parlare con i suoi genitori, a fare nuove amicizie. Ma in una giornata di gennaio come tante, succedono tre cose: arriva Micheal Holden a scuola, arriva anche Lucas Ryan e Tori Segue una misteriosa scia di post-it. Dal suo armadietto viene condotta fino a una delle aule di informatica. L’aula è deserta, ma trova l’ennesimo biglietto con un indirizzo internet: Solitaire.co.uk
Ah, e l’assemblea dell’ultimo biennio della Higgs viene interrotta dalla marcia imperiale di Guerre Stellari.
Chi c’è dietro Solitaire e dietro a tutti gli scherzi che cominciano a essere inquietanti?
Accadono tantissime cose in questo libro e Tori non riesce ad affrontarle perché è in crisi. Mette in discussione tutto ciò che le accade, tutto ciò che le viene detto, tutte le persone che le si avvicinano e filtra tutto attraverso gli occhi neri della depressione.
Perché fondamentalmente è ciò di cui si parla in questo libro così diverso dai suoi prequel, ma non per questo meno bello.
La scrittura di Alice Oseman, così potente ed evocativa nei fumetti, risalta ancora di più in un testo scritto in modo brillante e angosciante allo stesso tempo.
Non ve lo nascondo: spesso ho dovuto fare delle pause mentre leggevo perché mi si stringeva il cuore per Tori, per Charlie, per Nick e perfino per Michael!
Vi consiglio questo libro? Sì, ma se lo fate leggere a qualche ragazzinə che ha amato Heartstopper, magari commentatelo insieme, parlate degli argomenti che vengono toccati…
A me è piaciuto moltissimo, anche se mi aspettavo qualcosa di completamente differente dall’atmosfera che invece ho trovato tra le pagine di Solitaire. Pensavo a qualcosa di profondo, ma non di così intenso… Spero di essermi fatta capire.
Vi lascio alle recensioni di Heartstopper per completezza, ma non vedo l’ora di parlare con voi di questo libro!
Avete letto Solitaire? Vi aspetto per commentarlo!
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