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Tre racconti di Natale: Mia Another, Anna Zarlenga e Grazia Cioce

Tre racconti di Natale: Mia Another, Anna Zarlenga e Grazia Cioce. Manca pochissimo a Natale, quindi oggi partecipiamo a un review tour a tema. Tre autrici per tre racconti! Cosa chiedere di più? E che autrici, bella gente!

tre racconti di natale

Una notte di neve a Tokyo – Mia Another

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Kasumi Hojo ha ventotto anni e una vita apparentemente serena. Il suo matrimonio le consente di avere la tranquillità e la sicurezza che ha sempre desiderato, ma dentro di sé sa che non basta per essere felice. Questo è il motivo per cui tre anni prima ha stretto un patto con suo marito: ispirandosi alle antiche leggende giapponesi, per un singolo giorno all’anno sono liberi. Liberi di fingere di non essersi mai incontrati, di essere persone diverse, di sfilare la fede nuziale dal dito. Ma ovviamente ci sono delle regole. Il “giorno di libertà” non può superare le ventiquattro ore ed è vietato portare in casa qualsiasi tipo di ricordo di quella notte, così come farsi domande a vicenda. È la notte di Natale, ed è la terza volta che la storia si ripete. Ma questa volta, trascorse le ventiquattro ore, per Kasumi sarà impossibile dimenticare l’accaduto.

«Una leggenda racconta la storia dell’amore impossibile tra la dea Myoken e il dragone del monte Buko: quest’ultimo è sposato con la dea Suwa ma, per un solo giorno all’anno, in inverno, è libero di trascorrere una notte con colei che ama.»

Recensione

tre racconti di natale
Tre racconti di Natale: Una notte di neve a Tokyo – Mia Another

Non leggo mai volentieri i libri ambientati in Asia, limite mio, forse dovuto al fatto che ci ho vissuto per un sacco di anni… ma non ho più intenzione di farmi scappare un libro di Mia Another.

Una notte di neve a Tokyo è un racconto breve, ma che colpisce nel segno.
Kasumi è incastrata in un matrimonio infelice. In accordo con il marito, decidono di concedersi una giornata di libertà all’anno… e la notte di Natale cambierà la loro vita per sempre.

Non vi racconto altro. Vi dico solo che ho pianto come una bambina per almeno mezz’ora. 

«Sara, stai piangendo?»
«No, mi è solo entrato un racconto in un occhio.»

Ok, sono ipersensibile, ma le parole di Mia Another mi sono entrate nel cuore e nella testa perché mi hanno ricordato tante cose che mi sono promessa e ripromessa. Mi hanno colpita con la forza di un pugno perché è tutto vero. 

Oggi, non domani.

Qualsiasi cosa tu voglia fare. 

Oggi. Domani è già tardi.

I personaggi, tratteggiati in pochissime righe, sono perfettamente delineati e descritti. È facilissimo vederli prendere vita tra le pagine ed è ancora più semplice immedesimarsi nella protagonista, perché è attraverso i suoi occhi che si scopre l’intera vicenda.

Ci sono così tanti spunti in Una notte di neve a Tokyo che mi sento addirittura un po’ disorientata. Il punto cardine è questo, però: la felicità può davvero essere a portata di mano. Bisogna solo avere il coraggio di scegliere cosa fa star bene noi, dimenticando per un attimo le aspettative che gli altri hanno nei nostri confronti, perché rischiano di tenerci ancorati a una vita o a delle situazioni che non ci piacciono, che ci vanno strette o che rischiano di farci male.

Oh, come vorrei potervi dire di più! Leggetelo! Leggetelo e poi fatemi sapere!
Ovviamente, la voglia di leggere un libro lungo (lunghissimo!) per sapere altro è tanta (ok, tantissima!) Cara Mia, io te la butto lì, eh. Poi vedi tu! 

Per Newton Compton, Mia Another ha pubblicato:

Uno sconosciuto sotto l’albero – Anna Zarlenga

tre racconti di natale

Tra le righe, a volte, sboccia l’amore. E se è Natale, è ancora più semplice che accada.

Gloria lavora in una casa editrice. Quello che fa la appassiona. Quando ormai manca poco alle vacanze natalizie, il suo editore le assegna il compito di lavorare al romanzo di un autore appena acquisito, su cui la casa editrice ha investito molto, Orlando James. Gloria accetta ben volentieri, anche se sa che Orlando ha non poche singolari caratteristiche: è eccentrico, non ama le regole, cela a tutti la sua vera identità. Ma soprattutto – cosa che Gloria non immaginava – comincia a mettere in discussione tutti gli interventi di Gloria sul suo romanzo. Quando l’editing sembra di fronte a un’impasse, Orlando lancia a Gloria una sfida. Se accetterà di superare alcune prove, lui le svelerà finalmente chi è. Gloria è molto seria, spesso rigida, e la proposta di Orlando le sembra folle. Eppure ne è allo stesso tempo incuriosita. E allora, lei che non ama la trasgressione né tantomeno le sorprese, deciderà per una volta di correre il rischio…

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Tre racconti di Natale: Uno sconosciuto sotto l’albero – Anna Zarlenga

Qui si gioca in casa perché la protagonista di questo racconto breve di Anna Zarlenga è una editor proprio come me. E ci sono stati dei momenti in cui sono morta dal ridere perché mai contraddire un editor. MAI.

Gloria è cristallizzata. Ecco, se devo pensare a una parola per definirla è proprio questa. Non ha una famiglia sua, ha pochissimi amici e i suoi genitori preferisco andare in Messico a Natale, lasciandola da sola durante le festività.
Quindi alla donna non resta altro da fare se non buttarsi sul lavoro. Ma si sa, certi autori sono difficili, per dirla con un eufemismo…

Tra i vari temi trattati, c’è la maledizione del single. Mi spiego: se non avete figli e lavorate su turni o a progetto, sapete benissimo che sarete penalizzati per sempre. “Tanto non hai nessuno che ti aspetta”. Ovvio, no?

Quante volte mi sono sentita dire questa frase quando lavoravo in reparto!
«Vuoi prendere le ferie a Natale? Ma tu non hai figli!»
«Beh, certo, senza bambini non mi merito nemmeno l’arrosto di mia madre…»

«Ma dai, non vorrai mica stare a casa a Capodanno!»
«No, no, sono single, non ho diritto a divertirmi come gli altri»

Davvero, su questo argomento potremmo stare delle ore, un giorno vi parlerò anche della casa autopulente dei single, quindi, Gloria, hai tutta la mia solidarietà, cara amica!

In Uno sconosciuto sotto l’albero, però, principalmente si parla di occasioni da non lasciarsi sfuggire, anche quando certe decisioni rischiano di portarci fuori dalla nostra comfort zone. Gloria è mossa non solo dalla curiosità, ma anche e forse soprattutto, dal desiderio di dimostrare di aver ragione. E questo porterà a un cambiamento decisivo e fondamentale.

È il mio primo approccio con la scrittura di Anna Zarlenga. Uno sconosciuto sotto l’albero è un racconto breve con potenzialità, quindi sono curiosa di leggere altro scritto da lei. Confesso che mi sarebbe piaciuto un approfondimento di alcuni passaggi, come l’innamoramento tra Gloria e Orlando, ma capisco che le dinamiche di un racconto sono differenti da quelle di un romanzo e certe “lungaggini” non sono permesse.

Ovviamente, se dovesse uscire in futuro un romanzo lungo con gli stessi personaggi lo leggerei al volo perché Anna Zarlenga è riuscita a incuriosirmi e a farmi sorridere, e  quindi vi consiglio di leggere questo racconto divertente e leggero che ha un’atmosfera natalizia tutta da gustare.

Zarlenga ha un senso dell’umorismo affine al mio, quindi l’ho molto apprezzata anche da questo punto di vista (senza contare che Gloria potrei essere io… ma con più bambole voodoo!).

E ora volo a recuperare gli altri libri di Anna Zarlenga.

Per Newton Compton ha pubblicato:

  • Spiacente, non sei il mio tipo
  • Quando l’amore chiama, io non rispondo
  • Fidanzato part-time

Il mio regalo di Natale – Grazia Cioce

tre racconti di natale

Federico Viviani vorrebbe solo concentrarsi sul lavoro e dimenticare le festività, ma sua sorella ha altri piani per lui: si è messa in testa di essere il suo “Cupido” e di combinargli un appuntamento al buio proprio il giorno di Natale. Chiara Martinez è una ragazza esuberante, impegnata e di certo non in cerca di un fidanzato. Ma si sa, a Natale tutto può succedere… Federico e Chiara si incontrano a Corio, in un weekend di relax alla ricerca del loro spirito guida. Tra i due nasce qualcosa. Un contrattempo li divide prima della fine del corso, con rammarico per entrambi. Ma il destino li farà ritrovare proprio per la cena di Natale a casa Viviani.

 

tre racconti di natale
Tre racconti di Natale: Il mio regalo di Natale – Grazia Cioce

Lo sapete che ho una passione per i libri di Grazia Cioce e quindi potevo non leggere questo racconto natalizio? Dai! La risposta è scontata. In più si torna a casa Viviani e non è poco. Charlotte Viviani, personaggio che abbiamo imparato ad amare in Il fascino discreto dell’amore, ha un fratello, Federico detto Fëdor, ed è proprio lui il protagonista di questo racconto di Natale. Federico è un ragazzo dedito al lavoro… forse troppo, visto che assorbe tutte le sue energie, non permettendogli di trovare spazio per altro. E sarà il decisivo intervento della sua squinternata sorella a cambiare la sua vita… e non solo!

Non voglio dirvi altro, ma vi voglio preparare perché certe cose vanno dette prima di affrontare la lettura: NON LEGGETELO IN MEZZO ALLA GENTE. Sì, perché riderete. Tantissimo! Davvero! Tra capre, rane e tarantole (eheheh, aracnofobici, state tranquilli, non è come sembra) ci saranno un mucchio di risate, ma non solo. Il racconto offre diversi spunti di riflessione, oltre a darci una panoramica di casa Viviani dopo la conclusione di Il fascino discreto dell’amore.

Sia Federico che Chiara vivono per il proprio lavoro… ed è una cosa bellissima, per carità. Essere animati da una passione tale per cui non esiste altro… Ma è giusto? È questa la riflessione che Cioce ci spinge a fare. Come fai a mettere passione in qualcosa se non hai tempo di vivere il resto della tua vita? Se non dai spazio a nuove idee, a nuove persone, a nuovi posti, come puoi avere la spinta giusta, la giusta energia? Il rischio è che si diventi dei robot senza cuore che lavorano e vivono per automatismi.

Ho adorato vedere questo lato nuovo di Federico e sì, vorrei davvero un libro lungo perché Chiara e Federico meritano spazio, anche se devo dire che Grazia Cioce come sempre si è dimostrata all’altezza delle mie aspettative, riuscendo a caratterizzare alla perfezione i personaggi con pochissime frasi. E che bello ritrovare Charlotte e Mattia alle prese con… no, non ve lo dico! Magari Cioce ci sorprenderà con un terzo episodio della serie.

Le ambientazioni, così vicine a casa mia questa volta, fanno davvero voglia di salire in macchina e partire. Forse non troverò il mio animale guida, ma sicuramente del buon cibo sì!

Comunque, dai, facciamo questo gioco: qual è il vostro animale guida, secondo voi? Il mio è  di sicuro un animale molesto oppure uno molto, molto pigro.

Per Newton Compton, Grazia Cioce ha pubblicato:

 

Tutti e tre i racconti sono già disponibili in formato digitale negli store online e su Amazon in Print on Demand, se preferite la versione cartacea. Ve li ho presentati in ordine di uscita e ve li consiglio perché tutti e tre, ciascuno in un modo particolare, richiamano la magia del Natale. Ne abbiamo tutti un gran bisogno!

E ora la domanda delle domande (no, non pandoro o panettone!): quale leggerete per primo? quale dei tre racconti di Natale vi ispira di più? Fatemi sapere!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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