Oggi partecipiamo al blog tour di A volte basta un gatto, un libro di Saki Murayama pubblicato in Italia da Garzanti. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le tappe delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.
Perché leggere A volte basta un gatto mi chiedete? Ci sono un sacco di motivi, in realtà…
Intanto, avete letto la trama?
Il più prestigioso grande magazzino del Giappone nasconde un segreto, tramandato da generazioni: tra gli scaffali si aggira un gatto bianco, capace di esaudire i desideri. Se si in – crocia il suo cammino quell’abbraccio, quel gesto, quell’incontro che si sono solo immaginati possono diventare realtà. Ma trovarlo non è facile, perché lui sa bene come sfuggire ai tanti sogni inespressi che lo attendono. Scovarlo è la speranza di molti. Isana, addetta al grande ascensore di cristallo, vorrebbe chiedergli di rivedere il padre che se ne è andato quando lei era bambina; a Sakiko, titolare del negozio di scarpe, importa solo di trascorrere una serata con l’amica del cuore, con cui non parla più da anni. Il manager del reparto lusso, Kengo, sa che il gatto bianco può rivelargli chi è la donna che l’ha abbandonato dopo averlo partorito, mentre Ichika, che gestisce l’archivio del magazzino, non spera altro che di potersi specchiare di nuovo negli occhi del suo amore perduto. Tutti hanno un sogno, un desiderio, una speranza da affidare al misterioso felino che si cela tra quelle mura. Tutti hanno un passato doloroso o un futuro che appare incerto. Perché in fondo non esiste gioia senza un po’ di difficoltà. Ma forse, affinché la vita sia più luminosa, non è importante che ogni cosa si avveri così come la si è immaginata. Forse basta solo sognare ardentemente perché quella sensazione sopita riaffiori insieme a un nuovo sorriso, a una nuova certezza, a una nuova felicità.
A volte basta un gatto è un libro pervaso da quello che si potrebbe definire realismo magico. Le vite dei personaggi che incontriamo leggendo sono segnate da qualche evento doloroso e da qualche trauma. Chi non ne ha, del resto? Ma a lenire un po’ la sofferenza basta anche solo il pensiero che esista un gatto, un essere già speciale in quanto tale, in grado di far avverare un desiderio. Questo, inevitabilmente, spinge a farsi domande, a interrogarsi su cosa realmente ha importanza. E mica è poco!
La letteratura giapponese si sta facendo sempre più strada nelle nostre librerie, A volte basta un gatto è l’ultimo libro di una lunga serie di autori giapponesi pubblicata da Garzanti, e ne sono felicissima perché è un modo per entrare in contatto con una cultura diversa dalla nostra, per imparare cose nuove, per scoprire dettagli su un luogo così lontano che chissà se avremo mai la possibilità di visitare. E un viaggio con la mente è pur sempre un viaggio! Di fatto, leggere qualcosa in cui i personaggi si discostano dal nostro modo di vivere è arricchimento, è apertura mentale, è rendere facile l’integrazione perché non sono più cose “sconosciute” che possono spaventare, ma sono cose che abbiamo già letto e con le quali siamo già entratə in contatto in qualche modo e questo è sicuramente un vantaggio perché genera curiosità che, a sua volta, porta al dialogo.
La presenza di un gatto è un motivo sufficiente per leggere questo libro perché i gatti sono magici. Ai mici sono dedicate decine di leggende, e di queste vi parlerà nel dettaglio Mara di Romance e altri rimedi tra un paio di giorni, (non perdetevi la sua tappa), però è risaputo che i gatti sono stati adorati e venerati in varie epoche storiche… Qualcosa vorrà pur dire, no?
Ok, forse le mie due non sono proprio del tutto magiche, nonostante abbiano il potere di farmi alzare anche quando sono stanchissima perché hanno fame… Ma questa è una questione di decibel, più che di magia vera e propria. Di fatto, so che mi basta sentire le fusa per rimettermi in pace con il mondo, per trovare il modo di riequilibrarmi nonostante le brutture. A volte basta un gatto… e questo sì che è un vero potere!
I libri con i gatti sono sempre bellissimi. Ne abbiamo letti parecchi, soprattutto quando siamo certe che non facciano una brutta fine. Qualche esempio in casa Garzanti?
Cronache di un gatto viaggiatore – Hiro Arikawa
Nana è un gatto randagio che vive di espedienti. Con la sua bizzarra coda a forma di sette, è fiero della sua indipendenza. Ma un giorno ha un incidente. A salvarlo e a prendersi cura di lui è Satoru. Nana all’inizio non si fida di lui, graffia e si ritrae. Non è abituato all’affetto degli uomini. Anche Satoru da tanto tempo non permette a qualcuno di avvicinarsi. Eppure capisce subito come far cambiare idea a Nana: un po’ di cibo, una cuccia calda, qualche coccola furtiva. E tra i due nasce un’amicizia speciale che riempie la loro vita. Fino al giorno in cui Satoru, dopo aver perso il lavoro, deve trasferirsi e non può più occuparsi di Nana. È allora che i due decidono di fare un viaggio, su una vecchia station wagon color argento, per trovare un nuovo padrone tra le amicizie di Satoru. Tra filari di betulle bianche, peschi e canne di bambù, attraverso un Giappone pieno di colori, profumi e panorami dal fascino infinito, incontrano il migliore amico di Satoru da bambino, la prima donna che ha amato e poi perso e il suo compagno di scorribande delle medie. Ma nessuno di loro può prendersi cura di Nana. Sarà invece quest’ultimo ad arricchire le loro vite ricordando quali sono le cose importanti, quelle che regalano gioia e serenità. E quando il viaggio è quasi alla fine, il gatto e il suo padrone capiscono che non possono fare a meno l’uno dell’altro. E che, qualunque cosa accada, vogliono stare insieme. Nonostante tutto. Nonostante ci sia una verità che Satoru non ha il coraggio di dire a Nana. Eppure non ha più importanza. Perché il loro legame durerà per sempre.
Cronache di un gatto viaggiatore è un caso editoriale che dal Giappone ha raggiunto tutto il mondo. Dopo l’enorme successo in patria, l’eco di questa storia unica è arrivata alle case editrici europee e americane che hanno fatto di tutto per averlo. Un gatto che credeva di non aver bisogno di nessuno. Un ragazzo che ha scelto di stare solo per paura di soffrire. Un viaggio nella magia del Giappone per scoprire che la loro amicizia non potrà mai finire.
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Il gatto che aggiustava i cuori – Rachel Wells
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