Il club delle lettrici compulsive

Il re delle cicatrici – Leigh Bardugo

Il re delle cicatrici Book Cover Il re delle cicatrici
Grishaverse #6 - Nikolai #1
Leigh Bardugo
Fantasy
Mondadori
2022
Digitale - Cartaceo
420
Fornito dalla Casa Editrice
Roberta Verde

Nikolai Lantsov, sovrano di Ravka, corsaro, soldato, secondogenito di un re disonorato, ha sempre avuto un'innata propensione alle situazioni difficili, ma questa volta sembra dover fare i conti con qualcosa di impossibile, qualcosa che nessuno, tra la popolazione di Ravka, potrebbe mai immaginare. Come se non bastasse, per arrestare l'avanzata dei nemici che si assiepano lungo i confini del regno, il giovane re deve trovare un modo per riempire le casse dello Stato, stipulare nuove alleanze e fermare il nuovo pericolo che minaccia quello che un tempo è stato il glorioso esercito Grisha. Al suo fianco, però, c'è la fedele Zoya Nazyalensky, leggendario generale Grisha, che non si fermerà di fronte a nulla pur di aiutare Nikolai ad affrontare e sconfiggere il potere oscuro che alberga nelle profondità del suo cuore e che, rafforzandosi di giorno in giorno, minaccia di distruggere tutto quello che ha costruito. Zoya sa infatti che, come i Grisha non possono sopravvivere senza Ravka, tantomeno Ravka può sopravvivere a un re tanto indebolito. Nello stesso momento, nelle terre fredde del Nord, Nina Zenik sta combattendo la sua personale guerra contro coloro che vorrebbero spazzare via per sempre i Grisha. Ma per sconfiggere i pericoli che la attendono, sarà costretta a scendere a patti con il proprio terrificante potere e ad affrontare il dolore profondo e lacerante che porta nel cuore. Re, generale e spia di Ravka: tutti e tre nel corso del loro viaggio dovranno spingersi oltre i confini tra scienza e superstizione, magia e fede, rischiare il tutto per tutto per salvare una nazione spezzata, e accettare che alcuni segreti non sono fatti per restare sepolti e che certe ferite non sono destinate a guarire.

Oggi partecipiamo al review party di Il re delle cicatrici, un libro di Leigh Bardugo pubblicato in Italia da Mondadori. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

il re delle cicatrici

Si torna nel Grishaverse! Gioia e giubilo, che sia festa in tutto il regno! Ehm… forse mi sono lasciata un po’ prendere la mano, ma sono davvero felice di ritrovare i miei personaggi preferiti. Se ancora non avete cominciato a addentrarvi nell’universo creato da Leigh Bardugo, vi lascio l’elenco dei libri in ordine di lettura (ma non di pubblicazione. Ecco perché lo specifico sempre).

È stato pubblicato da poco anche Le vite dei Santi, un testo che va ad arricchire le informazioni sul Grishaverse e che viene spesso nominato nei vari libri. Tempo fa abbiamo anche preso parte a un blog tour bellissimo! Trovate la nostra tappa qui.

Allerta spoiler - il re delle cicatrici

In questo volume ci sono riferimenti agli altri libri del Grishaverse, quindi vi consiglio di leggerli prima, in modo da non rovinarvi le sorprese. E credetemi quando vi dico che sono tantissime.
Anche in questo articolo, per forza di cose, ci saranno dei riferimenti. Non ci saranno invece spoiler sul contenuto di questo nuovo libro che, ve lo anticipo, mi è piaciuto da morire!

Ho aspettato di mettere le mani sulla dilogia di Nikolai da quando l’ho vista sul sito di Leigh Bardugo e finalmente ho potuto leggere Il re delle cicatrici. So che alcuni hanno stortato il naso per il titolo tradotto in italiano… Ecco, io mi concentrerei più sul cambio di copertina, ma aspetto di vedere il libro dal vivo prima di dire cosa penso. Ma ora bando alle ciance!

«Siamo nei guai» disse Nikolai senza preamboli, mentre si sistemava sulla sedia a capotavola con una tazza di tè appoggiata sulle ginocchia.
«Dire che siamo nei guai è come dire che Tolya ha fame» rispose Zoya, ignorando l’espressione contrariata di Tolya e versandosi il tè dal samovar. «Dovrei esserne sorpresa?» Indossava la kefta di lana blu che vestivano quasi tutti gli Etherealki nella stagione fredda, con ricami argentei ai polsini e lungo l’orlo, e un colletto di pelliccia di volpe grigia. Mostrava appena la fatica nonostante i giorni e le notti di viaggio che li avevano riportati a Os Alta. Zoya era un generale e l’aspetto impeccabile faceva parte della sua armatura. Nikolai si guardò gli stivali perfettamente lucidati. Era un tratto del carattere che rispettava.
«Ma questo è un guaio particolarmente delizioso» disse.
«Oh, no» gemette Genya. «Quando parli così è sempre perché sta per andare tutto terribilmente storto.»

Il re delle cicatrici mi è piaciuto da matti! Ho cominciato con un po’ di timore perché avevo letto recensioni contrastanti da parte di alcune blogger che adoro, ma non sono delusa, anzi! Certo, il finale non è aperto, è spalancato, quindi chissà! Spero che non abbia fatto qualche casino dei suoi in chiusura…

E a proposito di casini in chiusura, la storia riprende dopo la fine di Il regno corrotto, circa sei mesi dopo gli eventi che mi hanno fatta innamorare del Grishaverse. Vi ricordate che Sei di corvi e Il regno corrotto sono stati pubblicati prima anche se sulla linea temporale vengono dopo? Non so se sia stata questione di marketing o di diritti (Tenebre e ossa era stato pubblicato da un’altra casa editrice, ma la serie era stata interrotta), ma di fatto non ho letto i libri nell’ordine in cui l’autrice li ha pensati. Poco male, eh, alla fine non mi sono rovinata quasi nulla e sono riuscita a entrare nella storia nonostante tutto.

Tutto sto papiro per dire che ritroviamo alcuni dei personaggi dei cinque libri precedenti che, nel frattempo, sono andati avanti con le loro vite.

Ci sono fondamentalmente due linee narrative e la prima riguarda proprio Nikolai.
Sono passati tre anni dalla caduta dell’Oscuro e Nikolai sta lottando contro il tempo per evitare un’altra sanguinosa guerra che porterebbe Ravka alla distruzione. Il regno è in condizioni economiche disastrose e ai confini i nemici premono per imporre la loro superiorità. In più, Nikolai sta facendo i conti con le conseguenze dell’attacco dell’Oscuro. Qualcosa pare essersi risvegliato dentro di lui e non è sempre possibile tenere il mostro sotto controllo… Per fortuna, al suo fianco c’è Zoya, incrollabile, fedele, determinata come sempre.

La seconda linea narrativa riguarda invece Nina. Oh, Nina! Vi ricordate come l’abbiamo lasciata alla fine di Il regno corrotto, vero? Ecco, sono passati circa sei mesi dalla morte di Matthias e Nina è a Fjerda, in missione insieme a Leoni e a Adrik. Devono trovare alcuni Grisha e portarli in salvo, il tutto ovviamente senza farsi beccare, e lo devono fare prima che i drüskelle li ammazzino o prima che vengano rapiti dagli Shu. Una cosa di tutto riposo, insomma.

In tutto ciò, Nina soffre terribilmente per la morte (ingiusta e ingiustificata, cavolo! Finalmente lo posso dire!) di Matthias. Il dolore annebbia le sue percezioni e la rende avventata…

Odio non potervi dire di più perché ci sono tantissime cose di cui vorrei parlarvi. Ci sono state tantissime occasioni in cui sono rimasta letteralmente a bocca aperta per la sorpresa e altre in cui mi sono fermata cercando di ricordare i dettagli dei libri precedenti. Mi sa che mi aspetta una mega rilettura, quando sarà pubblicato anche l’ultimo volume, perché ci sono alcune cose, soprattutto nelle tempistiche, che non mi tornano, ma potrei ricordare male. Del resto, ho letto Sei di Corvi nel 2019, quando la vita era più facile e si potevano mangiare anche le fragole [cit.].

Comunque, siccome non voglio anticipare nulla sulla trama, faccio delle considerazioni a caso, tanto ormai siete abituati al flusso di pensieri slegati che mi caratterizzano da un po’ di tempo a questa parte.

Zoya osservò la bottiglietta che le passò Genya. Aveva il tappo di vetro. «È sufficiente?»
«Più che sufficiente. Dagliene una goccia subito prima di dormire, una seconda se avete problemi. Un dose maggiore potrebbe ucciderlo.»
«Buono a sapersi. Il regicidio non è nella lista dei miei crimini preferiti.»
Le labbra di Genya si sollevarono per un istante in un sorriso. «Stai dicendo che non hai mai desiderato uccidere Nikolai?»
«Oh, sì. Solo non voglio che succeda mentre dorme.»

Mi piace da matti l’umorismo di Nikolai. Mi piacciono le schermaglie con Zoya. Mi piace anche Zoya, nonostante a volte sia spaventosa… anzi, credo proprio che sia questo il motivo per cui mi piace così tanto. È una donna forte, una donna che nasconde un dolore indicibile perché è stata ferita e tradita. Invece di piangersi addosso, Zoya lotta per autodeterminarsi, per poter decidere per se stessa, per essere libera davvero. E non si può non stimarla! Davvero. Non aspetta che ci sia un uomo a salvarla, lei si salva da sola e lo fa con uno stile eccezionale.

Nikolai cerca sempre di sdrammatizzare ed è forse la persona che ognuno di noi vorrebbe vicino quando tutto va male… o va peggio!

I tre personaggi principali quindi, Nina, Zoya e Nikolai, dovranno fare i conti con alcuni strascichi che il loro passato ha lasciato dentro di loro e, lo sapete, far pace con se stessi e perdonarsi non sono cose semplici.

«Molti di noi sono capaci di nascondere i più grandi dolori e desideri. È così che sopravviviamo ogni giorno. Facciamo finta che il dolore non ci sia, che siamo coperti di cicatrici e non di ferite. […]»

Ritroviamo alcuni dei vecchi personaggi, come Genya, David, Tamar, Tolya, Nadia… Adorabili! Hanno sviluppato uno spirito di squadra davvero invidiabile e insieme cercano di fare il meglio per Ravka. Ritroviamo anche l’Apparat e sappiate che, come non mi piaceva in Tenebre e ossa e successivi, non mi piace nemmeno ora. Sono incline a dar ragione a David…

Succedono un sacco di cose in Il re delle cicatrici e la tensione narrativa è sempre alle stelle perché i cambi di scena sono repentini e cadono sempre sul più bello. Ogni capitolo, infatti, pur essendo scritto in terza persona, riguarda uno dei personaggi e a volte è frustrante lasciar andare una linea narrativa per passare all’altra, salvo poi appassionarsi e ricadere in frustrazione al successivo passaggio. Che vita di stenti! E che brava che è Leigh Bardugo! Non che avessi dubbi, eh. Del resto, ho adorato ogni suo scritto. Spero che il finale, che vi ricordo sarà pubblicato a metà aprile salvo contrattempi, sia all’altezza di questo libro.

«C’è dell’altro?»
«È Ravka» disse Zoya. «C’è sempre dell’altro.»

Avete letto Il re delle cicatrici? Vi aspetto per commentarlo!

Vuoi comprare Il re delle cicatrici su Amazon? Clicca qui!

Resta connessə. Segui la nostra pagina Facebook e il nostro profilo Instagram, in modo da non perderti nemmeno una novità.

NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.
Il blog è affiliato ad Amazon. Cliccando sul link di acquisto ci aiuterai a mantenere attivo il blog senza pubblicità. Il prezzo per te non cambierà!

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.