La cerchia d'oro
Scholomance #3
Fantasy
Mondadori
2023
Digitale - Cartaceo
324
Fornito dalla casa editrice
Simona Brogli
Non ero più alla Scholomance. Avevo liberato gli studenti e imprigionato tutti i nefasti al posto nostro, dopodiché avevo separato la scuola dal mondo con quei mostri famelici stipati dentro, destinandoli a un eterno sgranocchiarsi reciproco. Ora, quindi, potevo dormire senza pensieri, fare qualsiasi cosa e andare in qualsiasi luogo volessi. Ed era lo stesso per chiunque altro, dall'ultimo ragazzino che avevo guidato fuori dalla Scholomance a tutti quelli che non avrebbero mai dovuto frequentarla. Fatta eccezione per Orion, scomparso nell'oscurità. Fuggire dalla Scholomance sembrava un sogno impossibile, invece, in qualche modo, si è avverato per El e i suoi compagni di classe, anche se alla ragazza è costato molto caro. Oltretutto il mondo non è affatto diventato un posto sicuro per tutti i maghi, anzi. La pace e l'armonia sono ancora un traguardo lontano per le cerchie di ogni Paese. Perché qualcuno ha raccolto il progetto di distruggerle una volta per tutte e lo sta portando avanti con fermezza. A questo punto, dopo tanta fatica fatta per uscirne, l'unica soluzione per El sembra proprio tornare indietro, trovare un modo cioè per rientrarci, alla Scholomance.
Oggi parliamo di La cerchia d’oro, il terzo libro della serie Scholomance, scritto da Naomi Novik e pubblicato in Italia da Mondadori.
Prima delle ferie avevo partecipato al blog tour, ma non potevo non sapere come finisce la storia di El, di Liu, di Aadhya e di tutti gli altri personaggi che ho imparato ad amare all’interno della Scholomance.
Comunque, la serie è così composta:
- Lezioni pericolose
- La prova finale
- La cerchia d’oro
ATTENZIONE! Questo è il terzo volume di una serie. Se non avete letto i primi due libri, potrebbero esserci spoiler. Non ce ne saranno invece per quanto riguarda questo nuovo capitolo.
Dalla recensione di La prova finale:
Non solo non finisce con l’ultima pagina di La prova finale (il prossimo libro si intitola The Golden Enclave ed è stato pubblicato a fine settembre in inglese), ma il secondo libro si chiude con il più grosso e clamoroso cliffhanger che io abbia mai visto nella mia vita da lettrice. Avete presente quelle cose per cui si tende a urlare cose tipo «Ma come è finitoooooooo?!», seguito in genere da altri versi più o meno comprensibili ma conditi da tanti (proprio tanti) malimorté? Ecco, è successo esattamente questo.
Bene, sappiate che ho urlato la stessa cosa perché lasciar andare questi personaggi mi ha causato un dolore quasi fisico. Al netto dei verbi sbagliati (roba da far accapponare la pelle, giuro!), questo è un bel finale, forse un po’ troppo frettoloso in certe parti, ma sono soddisfatta e sono contenta di aver letto questa storia.
Mettetevi comodə perché sarà una corsa sulle montagne russe e ci saranno rivelazioni pazzesche.
Al centro della narrazione c’è sempre El, che ritroviamo nell’esatto momento in cui si è chiuso La prova finale. Vi ricordate com’è finito, no?
El ha lottato con le unghie e con i denti pur di riuscire a tirare fuori Orion dalla Scholomance, ma è successo qualcosa di imprevisto: lui l’ha spinta via e la scuola è stata spinta nel vuoto, come previsto dal piano elaborato durante l’ultimo anno. Perché Orion non è uscito? Perché l’ha respinta? Orion è ancora vivo o è finito tra le fauci di Pazienza, il genere di nefasto più orrendo che un mago possa incontrare?
Ovviamente non ve lo dico.
Il world building che fino al secondo capitolo della trilogia era solo accennato, in La cerchia d’oro viene spiegato molto bene. Forse troppo, con tantissimi particolari che potrebbero rallentare la narrazione oppure farvi venire voglia di scrivere un articolo sulla Fisica della Scholomance e delle Cerchie. Ehm… No, promesso! Non vi ammorberò nonostante io abbia effettivamente preso degli appunti in tal senso, ma capitemi, ho una formazione scientifica alle spalle e queste cose mi piacciono da impazzire. Ecco perché, a differenza di altre recensioni che ho letto, tutte le spiegazioni di El non mi hanno dato fastidio, anzi!
In questo volume conclusivo riusciamo finalmente a incontrare le famiglie degli allievi perché qualcuno, un potente mago oscuro, sta attaccando le cerchie. Alcune sono già collassate nel vuoto uccidendo tutti quelli che erano all’interno. In più, gli attacchi dei fauciomachi si stanno intensificando e solo El sa come ucciderne uno visto che lo ha già fatto.
Insomma, preparatevi perché ci saranno tantissimi nuovi personaggi da conoscere.
El, pur restando sempre fedele a se stessa (sempre scontrosa e burbera, quindi), è il personaggio che ha avuto l’evoluzione più grande dall’inizio della storia. Ha imparato a fidarsi e ad affidarsi, è meno istintiva nelle risposte e più abile nel vedere le implicazioni delle cose che le accadono intorno.
Ci sono alcune linee narrative che restano senza risposta o con risposte approssimative, cose che mi sarebbe piaciuto approfondire di più… Insomma, spero che Naomi Novak non decida di abbandonare per sempre questo mondo, soprattutto dopo aver conosciuto la famiglia di El… Eheheh! Lo so che siete curiosə!
Mi è proprio piaciuta questa trilogia, nonostante non sia perfetta. El è un personaggio ben studiato, che cresce, che cambia, che accetta i limiti suoi e degli altri, che impara a fare squadra con le persone che ha attorno e che riesce a uscire dall’isolamento che si è autoimposta senza ravvedimenti miracolosi, ma con fatica, con razionalità ma anche con slanci di impulsività.
Ci sono sempre ampie critiche alla società americana che riprendono quelle fatte nei confronti delle grandi università e che potete trovare nelle due recensioni precedenti. Non voglio ammorbarvi di nuovo con le stesse cose, ma fatemi sapere cosa ne pensate.
Avete letto La cerchia d’oro? Vi aspetto per parlarne!
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