Il club delle lettrici compulsive

Di che storia hai bisogno? Il blog tour

Oggi partecipiamo al blog tour di Di che storia hai bisogno?, un libro scritto da Luca Chieregato pubblicato da Mondadori. Come avrete intuito, anche questo è un blog tour particolare perché cercheremo di rispondere alla domanda del titolo: Di che storia hai bisogno? Vi lascio il banner, in modo che possiate recuperare le tappe (uguali, ma diverse) delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte.

di che storia hai bisogno

Il libro:

Di che storia hai bisogno? Parole su misura – Luca Chieregato

di che storia hai bisogno

Stringersi intorno al fuoco per ascoltare una storia aspettando che la notte passi, i podcast, le serie tv, le telefonate interminabili, l’opera… la nostra vita è costellata di racconti, da sempre. Perché dare forma all’esperienza, attribuirle retrospettivamente un senso, identificarsi nelle vicende di un personaggio – che sia un nostro collega o Anna Karenina – è un bisogno primario.

Proprio da una simile consapevolezza prende le mosse il lavoro di Luca, moderno cantastorie che in questo libro mette a frutto la sua esperienza sul campo in un florilegio di racconti, favole, apologhi. Un libro che offre risposte a domande che sarai tu a formulare, e che ti porterà a inventarne altre che non avevi ancora immaginato… Ed è proprio questa la magia. Perché “la vita non è quello che ti capita ma quello che ti racconti di quello che ti capita”.

Che si tratti di ritrovare la principessa sepolta dentro il drago, di una rivolta delle lettere dell’alfabeto, di immaginare la scuola del futuro o di un negozio che tiene a scaffale i ricordi smarriti, ogni storia contenuta in questo libro è un messaggero, una medicina, e arriva al momento giusto anche se spesso parla una lingua misteriosa.

Piccole epifanie per fare un regalo prezioso a ogni giornata.
Puoi leggerle tutte in fila, come un racconto unico, oppure puoi aprire a caso e lasciarti portare. Fidati di quel che senti, di solito funziona.

Respira, lascia scorrere dentro te la domanda: di che storia hai bisogno?

E preparati ad ascoltare.


Tante volte, davanti alla mia libreria stracolma, mi sono chiesta di cosa avessi bisogno in quel momento specifico… Ci sono momenti in cui mi vanno i thriller un po’ splatter, momenti in cui voglio uscire dalla mia comfort zone e momenti in cui mi cullo nel caldo abbraccio di una rilettura. Ogni istante è diverso perché noi siamo persone diverse ogni giorno. Ci sono però quei libri cardine che ci consentono di “tornare a casa” quando il mondo inizia a fare davvero schifo (o più schifo del solito).

Il primo libro che mi viene in mente è una serie in realtà e si tratta di Harry Potter, nonostante la sua autrice sia ormai un essere umano inqualificabile ai miei occhi per le uscite infelici che fa (e no, togliere diritti e discriminare chi già soffre da una vita non è un’opinione). Purtroppo, il maghetto più famoso del pianeta ha il potere di rimettermi in sesto, di farmi ritrovare un equilibrio quando tutto va male e mi serve consolazione. È incredibile come la storia si discosti dalla mentalità della sua creatrice…

Ma non è l’unico, mi si permetta il gioco di parole, ad avere poteri magici perché c’è un’altra regina con una serie enorme che mi aiuta nei momenti di crisi.

Chi è? Cassandra Clare. Sì, lo so, non sempre tratta benissimo gli argomenti che tocca, ma ci sono alcuni dei suoi libri che mi rimettono sempre in pace col mondo. La serie è ovviamente Shadowhunters e i miei preferiti sono quelli che compongono la serie The infernal devices/Le origini, quindi mi riferisco a L’angelo, Il principe e La principessa.

Vi lascio la trama del primo.

L’angelo – Cassandra Clare

L'angelo

In una Londra vittoriana arriva Tessa Gray, orfana sedicenne che ha lasciato New York per raggiungere il fratello Nate in Europa. Ma la capitale inglese nasconde un mondo soprannaturale popolato di demoni, vampiri e licantropi. Sarà rapita, ingannata e sfruttata, scoprendo di possedere una straordinaria capacità. Le daranno rifugio gli Shadowhunter dell’Istituto di Londra, guerrieri dediti a mantenere l’ordine nel Mondo Nascosto. La ragazza resterà affascinata da due parabatai: Jem, la cui fragile bellezza cela un segreto mortale, e Will, il cui umorismo pungente e l’atteggiamento scostante tengono tutti a distanza.
Ma chi è davvero Tessa? Quale legame unisce il suo destino a quello dei Nephilim e qual è l’origine del suo tremendo potere?

Anche la serie scritta in collaborazione con Wesley Chu, Le antiche maledizioni, incentrata sui Malec, mi rasserena molto e ho letto i primi due libri almeno tre volte da quando sono stati pubblicati. Spero che quest’anno arrivi in libreria il terzo… Vi lascio però la trama di La mano scarlatta, che è il primo che compone la trilogia (il secondo è Il libro bianco perduto e potete leggere la recensione cliccando qui).

“Ultimamente abbiamo combattuto una grande guerra che ha evitato la catastrofe a tutto il genere umano. Alec ha perduto suo fratello e io il mio amico, e tutti e due abbiamo veramente bisogno di staccare. Voglio fare qualcosa di carino per lui, e insieme a lui. Voglio prendere le distanze dal casino che sono le nostre esistenze e capire se riusciamo a trovare un modo per stare davvero insieme.” Tutto ciò che desiderava Magnus Bane era una vacanza. Un sontuoso e romantico viaggio per tutta Europa insieme ad Alec Lightwood, lo Shadowhunter che, contro ogni previsione, è diventato finalmente il suo compagno. All’affascinante ed enigmatico stregone non sembra di chiedere poi molto. Ma a pochi giorni dal loro arrivo a Parigi, la coppia viene raggiunta da una vecchia amica che porta loro notizie inquietanti. A quanto pare un culto demoniaco chiamato La Mano Scarlatta sta seminando il caos in tutto il mondo. Un culto che, da quel che si dice in giro, è stato Magnus stesso a fondare, tantissimi anni prima, per scherzo. Ora però ha un nuovo leader, che l’ha trasformato completamente e che sta compiendo una massiccia opera di reclutamento.

A questo punto, Magnus e Alec sono costretti a scapicollarsi da una parte all’altra dell’Europa per scovare La Mano Scarlatta e il suo capo, sfuggente a dir poco, prima che possano causare ulteriori, e irreparabili, danni.
Via via che la loro ricerca di risposte diventerà sempre più pressante, saranno costretti a fidarsi l’uno dell’altro più di quanto non abbiano mai fatto prima, anche se ciò significherà rivelare i loro segreti più nascosti.
Un nuovo sguardo sul multiforme e straordinario mondo Shadowhunters con protagonista uno dei personaggi più amati.

Un’altra autrice magica è MC Beaton. I suoi libri in Italia sono pubblicati da Astoria e, al momento, sono state pubblicate solo tre delle numerose serie che ha scritto. La mia preferita? Agatha Raisin, ovviamente! Agatha Raisin per me non è solo un personaggio di carta e inchiostro. Sarà che ho cominciato a leggere questa serie in un momento difficile, ma sono proprio legata a questa protagonista sopra le righe. Il mio primo articolo qui sul blog riguarda proprio lei… Vi lascio la trama del primo libro: Agatha Raisin e la quiche letale. Qui, però, trovate la recensione di L’innocenza dell’asino, l’ultimo uscito in libreria. Al termine dell’articolo troverete la lista in ordine di lettura.

Agatha Raisin e la quiche letale – M.C. Beaton

di che storia hai bisogno

Agatha Raisin, cinquantenne dal carattere difficile, decide di cambiare vita: chiude la società di PR, che le ha permesso di guadagnare un bel po’ di soldi, lascia Londra e si trasferisce nei Cotswolds, un’area di pittoresca bellezza nel cuore dell’Inghilterra. Carsely, il piccolo e perfetto villaggio dei suoi sogni, è sublime: gli abitanti sono stravaganti e gentili, il cottage comprato da Agatha è scomodo al punto giusto, abbondano i vestiti a fiori, tipo Laura Ashley, e la cordialità è un po’ di facciata. A Londra non si era accorta di non avere amici, ma giunta a Carsely si ritrova sola e isolata. Donna attiva e prepotente, Agatha non si accontenta di inserirsi nella nuova comunità ma vuole diventare anche popolare. Come fare? Partecipare a una gara culinaria. E se non si è in grado di cucinare? Andare a Londra e comprare un’ottima quiche. E se il giudice della gara muore mangiando la quiche? Ingiustamente accusata di aver provocato una morte e giustamente additata per aver imbrogliato, Agatha investiga… “Agatha Raisin e la quiche letale” è il primo libro dedicato all’eccentrica investigatrice: una serie ironica e leggera, intelligente e sarcastica.

Restando in ambito gialli, scegliete un libro qualsiasi di Agatha Christie. Sono pochi quelli che ancora non ho letto e li rileggo sempre volentieri perché la Christie riesce a rapirmi i pensieri che si concentrano sulla risoluzione del delitto.
Ve ne metto uno a caso che ho riletto da poco.

L’assassinio di Roger Ackroyd – Agatha Christie

L'assassinio di Roger Ackroyd

King’s Abbot è un tipico paesino della campagna inglese dove non succede mai nulla di speciale. Un giorno però qualcosa accade: l’uomo più ricco del paese, Roger Ackroyd, viene assassinato proprio quando sta per leggere una lettera che avrebbe fatto luce sul misterioso suicidio di un’amica, la signora Ferrars. Il delitto getta nello sgomento la piccola comunità. Ma, in particolare tra gli amici e i parenti della vittima, non tutti hanno da dolersi dell’accaduto. Almeno così sembra credere un buffo investigatore belga in pensione, trasferitosi da poco nel villaggio per coltivare zucche: l’ineguagliabile Poirot. Sarà lui a scoprire che la realtà è ben diversa da come appare e che tutti, anche le persone insospettabili, hanno qualcosa da nascondere.

Ogni libro, qualsiasi esso sia, per me è un rifugio, un porto sicuro dove diventare una persona diversa o dove trovare un consiglio inaspettato (come mi è capitato leggendo il primo Crescent City… Lo so, la Maas non sembra la scrittrice ideale per dispensare saggi consigli, eppure…).

Non so se l’avete notato, io per esempio me ne sono resa conto solo ora… come Comfort Book ho scelto solo libri che fanno parte di una serie. Questo la dice lunga su quanto sia difficile per me accettare certi cambiamenti… quindi alla domanda Di che storia hai bisogno? posso rispondere solo così: Di una storia che mi dia stabilità e continuità.


Siccome siamo in quattro a scrivere in maniera compulsiva sul blog, ho interpellato anche le altre ragazze. Vi faccio leggere le loro risposte alla domanda: di che storia hai bisogno?

Sally: Per quanto mi riguarda, io nei momenti difficili, in cui ho bisogno di aiuto, leggo in maniera bulimica.
Leggo tutto quello che è a lieto fine e poi non mi ricordo nemmeno di averlo letto.

Alice: Per molto tempo il mio libro per i tempi bui è stato Se questo è un uomo, mi tiene con i piedi per terra e mi ricorda che c’è di peggio rispetto ai miei “stupidi” problemi… devo però ammettere che da quando ho avuto Dede mi rifugio in Harry Potter (i primi fino al Calice di fuoco) perché a volte ho bisogno di ricordarmi che va bene stare con i piedi per terra, ma è necessario anche sognare.

Giulia: io mi rifugio nei miei noir, che mi tengono impegnata, non mi fanno pensare perché mi assorbono completamente e mi fanno uscire dai miei momenti no.


E adesso veniamo a voi! Quali sono i vostri comfort books? Di che storia hai bisogno?

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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