Il club delle lettrici compulsive

Il regno delle Fiere – Kerri Maniscalco

Il regno delle Fiere Book Cover Il regno delle Fiere
Kingdom of the Wicked #3
Kerri Maniscalco
Fantasy
Oscar Vault
2023
Digitale - Cartaceo
384
Acquisto personale
Maura Dalai

Oggi parliamo di Il regno delle Fiere, il terzo libro della trilogia Kingdom of the Wicked scritta da Kerri Maniscalco e pubblicata in Italia da Oscar Vault.

La serie è così composta:

Allerta spoiler - il regno delle fiere copia

ATTENZIONE! Questo è il terzo volume di una trilogia. Inevitabilmente ci saranno riferimenti ai libri precedenti (niente spoiler su questo!). Se non avete ancora letto gli altri volumi, procedete con cautela!

Iniziamo dalle cose che non mi sono piaciute, come al solito, vi va? E comincio autocitandomi dalla recensione del libro precedente perché la solfa è sempre la stessa:

Questo libro ha un grandissimo problema. E no, non mi riferisco alla protagonista. Ok, questo libro ha due grandissimi problemi. Uno è la protagonista che trovo insopportabile, petulante, poco coerente, noiosa allo sfinimento, sempre sempre sempre giudicante… ok, mi fermo qua. Il problema grosso è che è un erotico travestito da fantasy.

Ora, io capisco che lo spicyyyyy (da leggersi con voce insopportabilmente acuta) venda un sacco, altrimenti non avremmo i libri della Maas, ma nel caso della Maas lo so che lei è così. La Maas è il mio guilty pleasure. Posso capire una scena di sesso ogni tot, ma santo cielo! Qui ci sono 200 pagine di gente che t***ba (scusate, ma a una certa!), un centinaio di descrizioni minuziose francamente inutili e il poco che resta è dedicato all’indagine che Emilia, nonostante non sia la più sveglia della cucciolata, cerca di portare avanti.

E mi scoccia da morire perché questo è il pessimo trend voluto dai lettori. Vi farò the big pippon in un’altra sede, ma sono molto arrabbiata e delusa in generale da questo andazzo.

Non mi ricordo assolutamente la fine del Regno dei Dannati e già questo la dice lunga sulla qualità di questa storia. E sì, lo so, vi starete chiedendo perché io abbia deciso di comprare anche questo libro e di infliggermi questa tortura.
Sarò franca: ero e sono in blocco. Ho un blocco tremendo che dura da agosto e speravo di sbloccarmi con una cosa per cui non avevo grandi aspettative. Ha funzionato? No. Ovviamente.

Comunque, questo libro si svolge quasi tutto nei gironi infernali e, vi dirò, Il regno delle Fiere è anche il meno peggio tra i tre. Perfino Emilia ogni tanto ha dei guizzi di intelligenza, nonostante le scene in cui indaga e cerca le risposte alle sue domande siano molto spesso frettolose.

Non mi è piaciuta la gestione della trama, ma almeno mi è sembrata coerente (non mi ricordo i dettagli) con quanto detto e fatto prima, anche se certe scelte mi hanno fatto storcere un po’ il naso. Vi dico solo “tutta la parte della nonna”… Non posso entrare nei dettagli, sarebbe uno spoiler gigante, però, ecco, quella linea narrativa mi è sembrata un po’ tirata per i capelli, così come la gestione del potere.

Eh, lo so, non si capisce niente, ma siamo caduti di nuovo nella sindrome della supereroina. Che noia.

L’ambientazione fa guadagnare decisamente dei punti alla storia. Mi piace un sacco questa concezione dell’inferno. Anche i personaggi secondari sono ben gestiti, forse più dei protagonisti.
I principi infernali incarnano il vizio che rappresentano alla perfezione e in questo terzo volume escono dal ruolo di macchietta cui erano stati relegati nel secondo libro e tornano a essere più sfaccettati.

Per una volta, ho notato un leggero miglioramento nell’atteggiamento generale di una protagonista femminile della Maniscalco. Emilia, infatti, in questo terzo volume diventa leggermente meno giudicante nei confronti delle altre donne. In alcune occasioni è addirittura solidale e protettiva e, credetemi, è davvero un cambiamento epocale per Kerri Maniscalco. Che abbia finalmente capito che non serve sminuire i personaggi femminili per far emergere l’eccezionalità delle sue protagoniste? Lo vedremo in futuro. Per ora, la malcelata superiorità rimane, ma almeno disturba meno.

Tutto sommato, questa serie, nonostante non sia indimenticabile, si lascia leggere. Certo, bisogna prenderla per quella che è. Se cercate un bel fantasy, magari passate oltre. Se invece volete svagarvi, leggetelo senza problemi, sempre che il fan service (perché questo è, non nascondiamoci dietro a un dito), con mille inutili scene di sesso descritto in modo minuzioso, non vi annoi a morte.

Come sempre, si beve e si mangia un sacco. Se siete a dieta, vi verrà fame, c’è poco da fare.

Ricordandovi di bere responsabilmente, lascio a voi la parola. Avete letto Il regno delle Fiere? Vi ispira? Avete mai letto qualcosa di Kerri Maniscalco?
Vi lascio in link delle recensioni della serie Stalking Jack the Ripper:

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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