Il club delle lettrici compulsive

La legge dei lupi – Leigh Bardugo

La legge dei lupi Book Cover La legge dei lupi
Grishaverse #7 - Nikolai #2
Leigh Bardugo
Fantasy
Mondadori
2022
Digitale - Cartaceo
480
Fornito dalla Casa Editrice
Roberta Verde

Non c’è più tempo.

I lupi sono sempre più vicini…

Mentre l’imponente esercito di Fjerda si prepara all’invasione, Nikolai Lantsov chiama a sé tutte le armi di cui dispone per opporsi all’inevitabile: il suo ingegno, il suo fascino, e persino il mostro che porta dentro. Una parte di lui, forse il corsaro, forse il demone, forse il principe che si è guadagnato il trono con le unghie e con i denti, lo anela addirittura, lo scontro. Ma per sconfiggere l’oscura minaccia che incombe su Ravka potrebbe non bastare nemmeno il coraggio di un giovane sovrano abituato a rendere possibile l’impossibile. Anche solo per sperare di riuscirci, il re ha bisogno di alleati, forti, leali e pronti a tutto.

In prima fila c’è Zoya Nazyalensky, fedele compagna di infinite battaglie, che, nonostante abbia perso tanto per colpa della guerra, e abbia visto morire i suoi uomini e risorgere il suo peggior nemico, non ha intenzione né di abbandonarlo né di arrendersi. Se sarà necessario abbracciare i suoi poteri per diventare l’arma di cui il suo paese ha bisogno, non si tirerà indietro. Costi quel che costi.

Il re di Ravka può contare anche su Nina Zenik, spia abile ma talvolta spericolata, che, per colpa del suo ossessivo desiderio di vendetta, rischia di giocarsi l’unica possibilità di libertà per la sua patria e di guarigione per il suo cuore ferito.

Re, generale e spia: insieme dovranno trovare il modo di strappare all’oscurità un futuro per sé e per il proprio paese. Oppure prepararsi ad assistere alla sua drammatica e definitiva caduta.

Oggi partecipiamo al review party di La legge dei lupi, un libro scritto da Leigh Bardugo e pubblicato in Italia da Mondadori. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

La legge dei lupi

La legge dei lupi è il secondo libro della dilogia di Nikolai e anche questo nuovo libro si colloca nel Grishaverse. I libri che compongono l’universo difficile ma bellissimo creato da Leigh Bardugo sono:

Cliccando su ogni titolo potete leggere le recensioni di ogni volume. È stato pubblicato da poco anche Le vite dei Santi, un testo che va ad arricchire le informazioni sul Grishaverse e che viene spesso nominato nei vari libri. Tempo fa abbiamo anche preso parte a un blog tour bellissimo! Trovate la nostra tappa qui.

Allerta spoiler - La legge dei lupi

Attenzione! Mentre non ci saranno spoiler su questo libro, i riferimenti ai libri precedenti saranno inevitabili. Se non siete in pari con la lettura, procedete con cautela.

Iniziamo col dire che ho amato questa dilogia, Davvero! E non riesco a capire perché ne abbiano parlato male perché mi sono divertita, mi sono commossa, ho riso, ho gioito e ho sofferto con i personaggi. Certo, alcune cose sono state date per scontate, forse troppo, ma le linee narrative principali si sono chiuse e ciò che è rimasto in sospeso… Beh, vorrete mica farmi credere che siete davvero prontə a lasciare il Grishaverse? Perché io no! E so per certo che mi mancheranno i personaggi meravigliosi che ho imparato ad amare in ognuno dei libri di questa serie pazzesca.

Tra l’altro, mi rivolgo ora soprattutto a chi ha visto solo la serie TV su Netflix (ehm, ehm… Susanna…): leggete i libri! Leggeteli per carità! Perché qui c’è vera magia e non solo Piccola Scienza!

Succedono un sacco di cose in La legge dei lupi, del resto è il gran finale… La tensione narrativa è sempre alle stelle perché i cambi di scena sono repentini e cadono sempre sul più bello. Ogni capitolo, infatti, pur essendo scritto in terza persona, riguarda uno dei personaggi e a volte è frustrante lasciar andare una linea narrativa per passare all’altra, salvo poi appassionarsi e ricadere in frustrazione al successivo passaggio. Che vita di stenti! E che brava che è Leigh Bardugo! Non che avessi dubbi, eh. Del resto, ho adorato ogni suo scritto. Ma andiamo al dunque.

La storia riprende da dove si era interrotta, con Nina alla Corte di Ghiaccio, a Fjerda, insieme ad Hanna, in casa della persona che più odia al mondo, e Nikolai alle prese con le casse di Ravka sempre più vuote, Fjerda che preme sui confini, Shu Han che cospira, un matrimonio da organizzare e la fastidiosa presenza dell’Oscuro (che non è rimasto morto, ma è tornato grazie al piano ordito insieme a Elizaveta). In più, al centro dei suoi pensieri c’è Zoya… ma anche lei ha le sue belle gatte da pelare perché, dopo la disavventura nella Faglia, le cose dentro di lei sono cambiate.

«Ravka ama rendere le cose interessanti. Non ti piacciono le sfide?»
«Mi piacciono le dormite» disse Zoya. «Non ricordo più l’ultima volta che mi è stato permesso di restare a letto fino a tardi.»
«Non se ne parla. Una buona notte di sonno potrebbe metterti di buon umore, e io ho bisogno che tu sia al massimo del tuo malumore.»
«Continua a dire stupidaggini e mi vedrai al mio peggio.»
«Per tutti i Santi, vuoi dire che non ti ho ancora vista al tuo peggio?»

Adoro Zoya e Nikolai insieme! Lei è cinica e spietata, lui di buon cuore, ma determinato a fare di tutto per il suo Paese. Quando sono insieme sono inarrestabili, sono fonte di risate e riflessioni per questi scambi ironici, ma a tratti amari.

Non voglio raccontarvi troppo sulla trama perché c’è già la quarta di copertina per questo. Non è un libro perfetto perché, a voler guardare, come vi ho detto nell’introduzione, qualche linea narrativa è un po’ fine a se stessa (tipo l’Oscuro…). Non sono solo le tre principali ad avere un ruolo nella storia, ovvero quelle di Nina, Zoya e Nikolai, ma ce ne sono altre che si ricongiungeranno a queste nel gran finale… che spero non resti un finale perché, secondo me, Leigh Bardugo ha lasciato più di una porta aperta per un eventuale seguito e ci sono personaggi che hanno ancora moltissimo da raccontare. Divagazioni e speranze a parte, alcune cose sembrano un po’ buttate lì, ma dopo sette libri dovreste aver capito che nulla è come sembra e niente accade per caso e quindi mi aspetto dei nuovi volumi (plurale, esageriamo!) che diano un senso a ciò che al momento ne ha poco.

C’è anche una parte leggermente trash (ma rispetto alla Maas è una passeggiata al chiar di luna), ma che nell’insieme funziona alla grande.

La cosa bella di questo libro sono gli argomenti che tocca. Abbiamo avuto modo di imparare a conoscere in maniera più approfondita i personaggi cari al nostro cuore di lettorə e qui si scoprono nuovi dettagli. Se avete letto Il re delle cicatrici conoscete già il passato di Zoya e sapete che è segnata da ciò che le ha detto e fatto la madre, complice il silenzio del padre. Zoya dovrà fare i conti con questo dolore immenso… ma riuscirà a elaborarlo davvero? Ci sono scene toccanti che vi sbricioleranno il cuore. Tra tutti, credo che lei sia il mio personaggio preferito perché, davvero, ci sono dei momenti in cui smette di essere un personaggio fatto di carta e inchiostro e diventa persona, con dolori, rimpianti, gioie negate da se stessa o dalle circostanze.

Si parla di molto spesso sessismo, soprattutto facendo paragoni tra Fjerda e Ravka. Nell’esercito dei Lupi non ci sono donne, mentre Zoya è un generale. È una Grisha potente, oltretutto, eppure non basta perché sia presa sul serio.

«Per quanto apprezzi il vino e la sua affascinante compagnia, temo di non vedere lo scopo di questo incontro. Voi non avete niente da offrire, signorina…»
«Generale.»
«Generale Nazyalensky» disse lui, come uno zio che volesse accontentare la sua nipotina più amata.

Ma noi sappiamo che Zoya è molto più di una faccia carina. Oh, lo sappiamo eccome!

Si parla di razzismo di vario genere, ci sono tradimenti epici, congiure, intrighi, battaglie e colpi di scena a non finire. Ci saranno lutti da elaborare, successi da celebrare, amici da lasciar andare. Ci sono anche dei dubbi etici, soprattutto sull’uso di determinate armi durante una guerra che dura da troppo, troppo tempo.

«Ci è stato promesso un futuro per così tanto tempo. Un giorno… quando i Grisha saranno al sicuro, quando Ravka sarà in pace. Ogni volta che cerchiamo di afferrarlo, ci scivola tra le dita.»

Mi sono emozionata e ho letteralmente divorato questo ultimo volume (quindi dovrò rileggerlo per potermelo gustare con più calma) in cui ritroviamo personaggi bellissimi alle prese con la loro nuova vita. L’editing è curato e la traduzione è davvero ben fatta, o comunque non ho percepito mancanze, quindi va benissimo.

A questo punto non mi resta che scoprire come mai non sia stato apprezzato… generalmente non leggo mai le recensioni degli altri finché non ho scritto la mia perché non voglio essere influenzata in alcun modo, ma direi che, arrivata a questo punto, posso dare una sbirciata.

Aspetto di sapere cosa ne pensate voi. Ora che la serie è ufficialmente conclusa (per ora. Sì, non mollo!), qual è il vostro libro preferito? Il mio resta Sei di corvi. Credo che quello sia inarrivabile, ma anche gli altri si difendono bene!

E adesso mi metto qui seduta nel mio angolo, buona buona, ad aspettare il prossimo libro di Leigh Bardugo. È stato annunciato da poco il seguito in lingua orginale di La nona casa, che non è Grishaverse, ma che mi è piaciuto. Io aspetto, eh.

Avete letto La legge dei lupi? Vi aspetto per commentarlo!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.
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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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